Re: L'eleganza del riccio
vitorok, 14/05/2008 0.34:
Qui il gatto è un totem moderno decorativo.
Verso la fine del romanzo mi è venuto da pensare :
..ma in fondo è una variazione della favola di cenerentola…
Con la differenza che la protagonista non è una dolce giovincella
in disgrazia, ma una matura signora, portinaia di un condominio di lusso.
Commedia sulla potenza della vita interiore, sul come l’arte, in tutte le sue forme,
possa salvarti la vita quando non te la complica.
“Giacché l’Arte è l’emozione senza il desiderio”
Riflessioni sui film di Ozu Yasujiro, sui gatti, sulla pittura di Pieter Claesz
e sul rasoio di Occam.
Tè e piogge d’estate, camelie e una sotterranea malinconia con un finale
a sorpresa , ma buonista, carezze di speranza.
Un sempre nel mai.
Muriel Barbery, L’eleganza del riccio
Un libro slow. Lento. Che è però, in questo caso, l’esatto contrario di noioso. Pagine da assaporare, da ripensare e da gustare con calma. Senza la frenesia che prende quando si ha per le mani un giallo, un noir, una storia intricata. Le due protagoniste – un’adolescente sui generis e una portinaia come non se ne sono mai viste - pensano. Lentamente. Potrebbe anche non accadere altro, anche se qualcos’altro comunque accade.
[Modificato da Pim. 14/05/2008 09:38]