| | | OFFLINE | | Post: 1.083 | Sesso: Femminile | |
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18/08/2008 09:35 | |
Il cinema a volte può salvarci la vita, lo sappiamo bene…
forse è per questo che lunedì scorso il vicino, tentando di distrarmi dall’autolesionismo che sta caratterizzando questa estate tormentata - ustione di 2° grado in una coscia, taglio da lama in un dito della mano e tentativo di accecamento ad un occhio – mi propone di andare al cinema all'aperto, a vedere un film distensivo e calma nervi: sogni e delitti per l’appunto…
il film è avvincente abbastanza e sembra raggiungere lo scopo, ma sul più bello (dopo il delitto) arrivano 3 ragazzini che si siedono alla mia sx e cominciano a parlare tra di loro e a disturbare, tento di seguire il film, mentre sento un incipiente ritorno dei nervi...
dopo 5 minuti i ragazzini raggiungono la madre (o meglio: colei che le circostanze mi hanno indotto a inquadrare come loro madre ma, come agatha christie insegna, la nostra mente è talmente soggiogata dai luoghi comuni che basta una grossolana messa in scena per farle credere ciò di cui è convinta) nell’altra fila e se la squagliano da un’uscita di emergenza… come si fa a uscire dal cinema prima che il film sia finito e nel momento di maggiore suspense?? Non perdo tempo a cercare una risposta plausibile e vado a controllare la borsa…naturalmente il portamonete non c’è più!
dopo una breve confabulazione nella quale vengo rimproverata per la mia leggerezza, raggiungiamo il bigliettaio per cercare qualche indizio e lì troviamo il portamonete, velocemente perquisito e ributtato dentro al cinema, pieno di tutti i foglietti e fogliacci nonché della patente… sospiro di sollievo… mancano solo i soldi e il bancomat con funzione di carta di credito, quest’ultima cosa mi provoca un leggero attacco di panico (cosa ci vuole ad andare su internet e ordinare qualunque cosa, avendo il numero della carta??)… credo di essere impallidita, forse mi tremavano anche un po’ le gambe… in questa drammatica situazione il vicino mi conferma di aver capito meglio di me che ciò che conta è il cinema, non la vita, e chiede imperturbabile al bigliettaio: “scusi, come finisce il film?”
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| | | OFFLINE | | Post: 1.032 | Sesso: Maschile | |
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18/08/2008 16:30 | |
loulou_jq, 18/08/2008 9.35:
quest’ultima cosa mi provoca un leggero attacco di panico (cosa ci vuole ad andare su internet e ordinare qualunque cosa, avendo il numero della carta??)… credo di essere impallidita, forse mi tremavano anche un po’ le gambe… in questa drammatica situazione il vicino mi conferma di aver capito meglio di me che ciò che conta è il cinema, non la vita, e chiede imperturbabile al bigliettaio: “scusi, come finisce il film?”
finisce che ti vedrai recapitare a casa un cofanetto con l'opera completa di Altman
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| | | OFFLINE | | Post: 1.083 | Sesso: Femminile | |
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18/08/2008 16:41 | |
verdoux47, 18/08/2008 16.30:
finisce che ti vedrai recapitare a casa un cofanetto con l'opera completa di Altman
ehm... temo che anche mettendo insieme i liquidi e quello che stava nel conto... il cofanetto non ci scappa!
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| | | OFFLINE | | Post: 574 | Sesso: Maschile | |
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23/08/2008 00:05 | |
uh!! ____________________________________________________________________
A volte ci può essere poca distanza fisica tra due persone, ma la distanza emotiva può essere enorme. |
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