Fra parentesi. Sto leggendo tantissimo, è tanto che non rendevo le ore piccole per procedere nelle parole ed è una bella sensazione di evasione. Sto anche dormento molto, forse perchè leggendo dormo meno di notte. Sto attraversando le ultime manciate di coriandoli, perchè mi lascio andare pienamente alla musica solo quando a Carnevale le strade si riempiono di musica. Mi sono rivista un po' di film arretrati, come Cous cous, e Il soffio. E sono felice per gli Oscar a Millionaire, perchè io lo avevo detto che era strepitoso e questa vittoria mi ha ulteriormente fatto riflettere che c'è bisogno di speranza, di ottimismo, di favole e poesie, senza perdere di vista la realtà...ma proprio per poterla cambiare ci vuole anche un po' di luce, come il colore giallo che ricorre nel film.Ho visto una cosa meravigliosa venerdì scorso: il corridoio Vasariano, sembrava di essere nella macchina del tempo, o dentro una storia, o dentro a Paisà, visto che era l'unico passaggio sicuro durante la resistenza, come fedelmente riportò Rossellini. E' quel corridoio che passa sopra Ponte Vecchio e che unisce in un unico percorso Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti. Attraversarlo, camminare sopra la città, e scoprirne qualche segreto è qualcosa di magico. Credo che ciascuno dentro la propria mente, tra labirinti complicati e boschi annodati, dovrebbe tenersi un corridoio vasariano: uno spazio mentale che sovrasta la terra stessa, sebbe in essa affondi, capace di attraversarsare il reticolo delle nostra città dell'anima appartenendole senza confondersi, concedendosi così punti di vista priveligiati, o semplicemente lo stupore di un tramonto.
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La vera autenticità non sta nell'essere come si è ma riuscire ad assomigliare il più possibile al sogno che si ha di se stessi. (P.Almodovar)