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l'invito della follia

Ultimo Aggiornamento: 23/10/2009 09:59
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Post: 1.032
Sesso: Maschile
21/10/2009 20:49

Tanto tempo fa, la Follia decise di invitare i sentimenti per un'insolita riunione conviviale...Raccoltisi tutti intorno ad un caffé, per animare l'incontro la Follia propose: "Si gioca a nascondino?".
"Nascondino? Che cos'è?" - domandò la Curiosità. "Nascondino è un gioco". Rispose la Follia.
"Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, comincerò a cercare ed il primo che troverò sarà il prossimo a contare". Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia che rimasero a guardare in disparte...
"1,2,3. - la Follia cominciò a contare. La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, esitante come sempre, si nascose su un gruppo d'alberi.
La Gioia corse festosamente per tutto il giardino non curante di un vero e proprio nascondiglio.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per occultarsi.
L'Invidia ovviamente si unì all'Orgoglio e si nascose accanto a lui dietro un sasso.
La Follia proseguiva con la conta mentre i suoi amici si nascondevano. La Disperazione era sconfortata vedendo che si era già a novantanove. "CENTO! - gridò la Follia - Adesso verrò a cercarvi!. ». La prima ad essere trovata fu la Curiosità, perché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide l'Insicurezza sopra un recinto che non sapeva da quale lato avrebbe potuto nascondersi meglio. E così di seguito furono scoperte la Gioia, la Tristezza, la Timidezza e via via tutti gli altri.
Quando tutti finalmente si radunarono, la Curiosità domandò: "Dov'è l'Amore?".
Nessuno l'aveva visto...Il gioco non poteva considerarsi concluso e così la Follia cominciò a cercarlo. Provò in cima ad una montagna, lungo il fiume sotto le rocce. Ma dell'Amore nessuna traccia...setacciando ogni luogo...La Follia si accorse di un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò a frugare fra i rami spinosi, quando ad un tratto senti' un lamento.
Era l'Amore, che soffriva terribilmente perché una spina gli aveva appena perforato un occhio. La Follia non sapeva che cosa fare, si scusò per aver organizzato un gioco così stupido, implorò l'Amore per ottenere il suo perdono e commossa dagli esiti di quel danno irreversibile arrivò al punto di promettergli che l'avrebbe assistito per sempre.
L'Amore rincuorato accettò le promesse e quelle scuse così sincere...Così da allora...
L' Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre








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Post: 1.083
Sesso: Femminile
22/10/2009 08:55

che bello! l'avevo già letto questo racconto, ma non mi ricordo più dove...

PS: non vedo più un cavolo delle immagini e video che postate


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Post: 1.032
Sesso: Maschile
23/10/2009 09:59

ne circolano molte versioni, per esempio questa:



Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini.

Quando la Noia si fu presentata per la terza volta,la Follia come sempre un po’ folle propose: “Giochiamo a Nascondino?!”

L’Interesse alza il sopracciglio e la Curiosità senza potersi contenere chiese:” A nascondino? Di che si tratta?”

“ É un gioco, - spiegò la Follia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1.000.000 mentre voi vi nascondete e quando avrò terminato di contare, il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco”

L’ Entusiasmo si mise a ballare accompagnato dall’ Euforia.

L’ Allegria fece tanti salti che finì per convincere il Dubbio e persino l’ Apatia alla quale non interessava mai niente.

Però non tutti vollero partecipare.

La Verità preferì non nascondersi. Perché, se poi alla fine tutti la scoprono?

La Superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che non fosse stata una sua idea) e la Codardia preferì non arrischiarsi.

“Uno, due , tre...”- cominciò a contare la Follia.

La prima a nascondersi fu la Pigrizia che si lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso.

La Fede volò in cielo e l’Invidia si nascose all’ombra del Trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sulla cima dell’albero più alto.

La Generosità quasi non riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici.

Che dire di un lago cristallino? Ideale per la Bellezza.

Le fronde di un albero? Perfetto per la Timidezza.

Le ali di una farfalla? Il migliore per la Voluttà.

Una folata di vento? Magnifico per la Libertà.

Così la Generosità finì per nascondersi in un raggio di sole.

L’Egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé.

La Menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non é vero, si nascose dietro l’arcobaleno).

La Passione e il Desiderio al centro dei vulcani.

L’Oblio... non mi ricordo... dove?

Quando la Follia arrivò a contare 999.999 l’Amore non aveva ancora trovato un posto ove nascondersi poiché li trovava tutti occupati, finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori.

“Un milione!” - contò la Follia. E cominciò a cercare.

La prima a comparire fu la Pigrizia, solo a tre passi da una pietra.

Poi udì la Fede, che stava discutendo con Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la Passione e il Desiderio dal fondo dei vulcani.

Per caso trovo l’Invidia e poté dedurre dove si trovava il Trionfo.

L’Egoismo non riuscì a trovarlo. Era fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c’era un nido di vespe.

Dopo tanto camminare, la Follia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la Bellezza.

Con il Dubbio le risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da che lato nascondersi.

Alla fine trovò uno per tutti: il Talento nell’erba fresca, l’Angoscia in una grotta buia, la Menzogna dietro l’arcobaleno, e infine l’Oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino.

Solo l’Amore non le appariva da nessuna parte.
La Follia cercò dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e cominciò a muoverne i rami. Quando, all’improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano ferito gli occhi dell’Amore...
La Follia non sapeva più che cosa fare per discolparsi, pregò, implorò, domandò perdono e alla fine promise che sarebbe diventata la sua guida.

Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l’Amore é cieco e la Follia sempre lo accompagna.
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