molto stranieri...e un po' c'è ancora quella sensazione, un'estraneità profonda e intima, non solo sociale.
Stranieri quindi rispetto al mondo sociale e (in)civile del nostro paese, ma anche stranieri nel vivere la quotidianità, le relazioni con gli altri, col tempo e con la natura, con gli oggetti stessi...
Certo dopo che ci siamo stati noi Fidel ha hablato e Raul ha licenziato tanti statali...!
E' uno di quei luoghi che cambia radicalmente il modo di vedere le cose...in qualche modo non ci si riconosce più in quel che ci circonda. Spero sinceramente di conservare tutto ciò, perchè a Cuba mancheranno tante cose e non sarà così per sempre, però quella pace, quella serenità, quella dignità, quell'essere una cosa sola con la natura, quel guardare l'altro senza paura o competizione noi ce lo possiamo solo immaginare, e forse ri-imparare a dare il vero valore alle cose, e alle persone.
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La vera autenticità non sta nell'essere come si è ma riuscire ad assomigliare il più possibile al sogno che si ha di se stessi. (P.Almodovar)