Chesil beach

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emma.
00domenica 9 marzo 2008 20:26
E' il più bel libro di un autore contemporaneo che leggo da anni.
Lo stile elegante, la descrizione attenta ad ogni dettaglio, il ritmo denso, sospeso, il racconto di irrisolutezze giovanili e finali rimpianti, sono alcune delle molte qualità di "Chesil beach".
Ian McEwan descrive un disastro matrimoniale, ambientato nei primi anni 60, che ci rapppresenta - a dispetto delle apparenze- senza esclusioni.
verdoux47
00martedì 11 marzo 2008 19:23
ecco, mi sono fidato sulla parola e lo ho comprato; settimana prossima farò una breve vacanza; (chissà se lo leggerò [SM=g7061] )
emma.
00venerdì 14 marzo 2008 23:06
Puoi non credermi, Monsieur Verdoux, ma ho scritto pensando a te.
Perchè "Chesil beach" è un magnifico esempio di romanzo, ma è anche breve; ricorda un periodo storicamente definito ma sfugge alle ceneri del tempo andato; sembra concepito,per la sua bellezza, perfino per chi non ama la letteratura. Il finale, poi, è struggente e sintetizza l'inconcepibilità - che molti sperimentano - delle perdite davvero irrisolvibili, quelle dovute alla nostra inerzia.
verdoux47
00martedì 18 marzo 2008 11:05
Re:
emma., 14/03/2008 23.06:

Puoi non credermi, Monsieur Verdoux, ma ho scritto pensando a te.



Vergine, imbranato sessualmente ed affetto da irraggiungibilità del desiderio, per forza hai pensato a me [SM=g7075] !


emma.
00mercoledì 19 marzo 2008 22:30
[SM=g7066]
Beh... nulla di autobiografico nè riferimenti più o meno occulti dietro il suggerimento di leggere "Chesil beach".
E' un libro di qualità, che denuda il lettore e si insinua intimamente.
Con l'idea di dedicare i tuoi giorni a "La recherche du temps perdu" avevo esagerato...
L'esiguità delle pagine è spesso un motivo valido per accostarsi alla letteratura. Quanti libri sono inutilmente troppo lunghi?
verdoux47
00mercoledì 26 marzo 2008 13:29
Re:
emma., 19/03/2008 22.30:

[SM=g7066]
Beh... nulla di autobiografico nè riferimenti più o meno occulti dietro il suggerimento di leggere "Chesil beach".
E' un libro di qualità, che denuda il lettore e si insinua intimamente.
Con l'idea di dedicare i tuoi giorni a "La recherche du temps perdu" avevo esagerato...
L'esiguità delle pagine è spesso un motivo valido per accostarsi alla letteratura. Quanti libri sono inutilmente troppo lunghi?




sulla brevità d'accordo, ho apprezzato, come pure lo stile;

l'argomento mi ha un po' sorpreso, mi è apparso anacronistico per un libro scritto oggi, sia pure da un autore mio coetaneo;

questo mi ha dato da pensare, come eravamo, cosa è cambiato da quando avevamo noi l'età e che impressione fa a voi giovani di oggi leggere queste cose;


vitorok
00giovedì 27 marzo 2008 15:11
Questo è il primo romanzo di McEwan che affronto, benché
possieda in libreria Espiazione e Sabato.
Indubbiamente lo scrittore sa il fatto suo, anche se la sua prosa
almeno qui, non riesce a sorprendermi e a farmi gridare al capolavoro.
Chesil beach lo definirei come un racconto lungo sul genere
romanzo di iniziazione, con personaggi che sembrano
vivere i propri sentimenti in contraddizione con l’epoca,
ovvero i primi anni sessanta.
Tutto è possibile anche al giorno d’oggi, ma mi chiedo
come un giovane che ha venti anni seppure nel ’63,
presentato dallo scrittore come sessualmente nella norma e anche
mentalmente sveglio, non riesca a intuire che qualcosa non quadra
negli atteggiamenti passionali e puramente ormonali della propria
fidanzata, precipitando di fatto in un frettoloso matrimonio.
Le pagine dedicate alla prima notte di nozze sono le migliori,
qui le psicologie dei due ragazzi sono tratteggiate con incisività e
il sesso che sfocia nel tragicomico descritto con mestiere.
In conclusione comunque un buon libro che fa comprendere
la necessità dei rapporti prematrimoniali.. [SM=g7075]
emma.
00giovedì 27 marzo 2008 23:17
Due corpi si amano per insondabili affinità e si respingono per regole altrettanto imprevedibili.
Credo che saper raccontare l'abisso dell'abbandono al piacere e quello, agli antipodi, della frigidità, senza scadere, nell'una come nell'altra ipotesi, nella banalità o nelle allusioni, ricorrendo invece ad una prosa elegante, sia una qualità che possiedono solo i grandi scrittori.
La sessualità svincolata da freni moralistici, che è quella attuale, non è più semplice: le esitazioni, le difficoltà, gli errori che tutto esasperano, non sono dissimili da quelli del passato perchè non è un concetto moderno la nascita e la morte di un'intimità.
McEwan avrebbe potuto scrivere una storia analoga scegliendo un'epoca recente, apportando alcuni aggiustamenti, ma conservando la struttura, la sostanza fondamentale di "Chesil beach".
Ne è dimostrazione il finale, che vive del rimpianto e della consapevolezza, inutile, del peso che assume l'inesperienza: quando tutto è perduto, irrecuperabile, sapere che il tempo ha giocato un ruolo essenziale non consola.
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