Speravo che il desiderio fosse più forte di qualsiasi impedimento, uno slancio spensierato potesse sormontare le inevitabili precauzioni, il piacere d’immergerti dentro me vincesse il disagio di dover mentire al mondo.
Come in quella notte clandestina ti avrei aspettato, per tutto il tempo necessario, con intrepida pazienza; stendendo le braccia ti avrei infine accolto, con quel sorriso da bambino felice che sai. Un altro viaggio insieme, un’altra avventura, altri sogni da declinarsi nella realtà.
Invece percorro solitario la strada che non mi conduce a te.
– Ah, se potessi sbucare dalla nebbia, dirmi che si trattava solo di uno scherzo, che ci sei, resterai.
No, inutile ingannarsi.
Chiudo il rimpianto nel silenzio più nero.
(Neppure una stella mi hai lasciato.)