(voce femminile fuori campo)
Io sono… Cuba.
Una volta,
qui sbarcò Colombo.
Egli scrisse nel suo diario:
È la terra più bella
che l’occhio umano abbia mai visto.
Grazie, signor Colombo.
Quando lei mi vide
per la prima volta
io cantavo
e ridevo.
Salutai le vele
con i miei pennacchi,
credendo
che mi avrebbero portato gioia.
Io sono… Cuba.
Le navi si portavano via
il mio zucchero.
E mi lasciavano… le lacrime.
Lo zucchero è una strana cosa,
signor Colombo.
In esso c’è tanto pianto,
eppure è dolce.
Sono Cuba.
A volte credo
che i tronchi delle mie palme
siano stati innaffiati
con il sangue.
A volte mi pare che intorno a me
non sia il mare a muoversi,
ma le lacrime del popolo.
Chi risponde di questo sangue?
Chi risponde di queste lacrime?
Sono Cuba.
Gli uomini alla nascita…
hanno due strade.
Quella del giogo
che obbliga e soggioga,
o quella della stella
che illumina e uccide.
Sceglierai la stella.
Duro sarà il cammino
e lo segneremo con il sangue.
Ma quando un uomo cade
per una causa giusta,
mille altri si fanno avanti
al suo posto.
E se poi non rimarranno più uomini,
anche le pietre si alzeranno.
Sono Cuba.
Alla nascita
gli uomini hanno due strade.
Sceglierai la stella.
Duro sarà il cammino.
Lo segneremo con il sangue.
(tutti in coro scendendo la scalinata verso le guardia nazionale schierata)
Popolo di Bayamo,
corri alla battaglia
che la Patria ti osserva orgogliosa.
Non temere una morte gloriosa
che morire per la Patria è vivere.
Vivere in catene è vivere
miseramente,
subire oltraggi ed infamie
continuamente.
Quando del clarino il richiamo udite
alle armi, o valorosi, correte!...
(voce femminile fuori campo)
Sono Cuba.
Questi sono gli uomini su cui
poi si scriveranno leggende.
Arrivano alla Sierra
da tutte le parti.
Vengono a combattere.
Da Soy Cuba (1964) di Mikhail Kalatozov , scritto da Evghenij Evtushenko
Film del 1964, di Mikhail Kalatozov, scritto da Evghenij Evtushenko, cui credo si possano attribuire anche le poesie citate nel film; interessante documento d'epoca su Cuba prima della rivoluzione, durante e dopo, inarrivabili le immagini, rieccheggia l'Eisentein messicano, ma c'è anche una scalinata; fu una produzione sovietico cubana che non piacque ai sovietici per troppo formalismo, e ti e ti pareva, ed anche troppo antiamericanismo, era il periodo del disgelo, e non piacque nemmeno ai cubani, perchè non enfatizzò abbastanza la rivoluzione. Ne esiste una versione in russo ed una in spagnolo.
Per fortuna piacque a Scorsese ed a Coppola che lo riesumarono dal dimenticatoio. Non era ancora nato il mito del Che, cui il film non accenna e non so se avesse già pronunciato il suo famoso discorso all'ONU; ma non credo perchè la produzione del film durò più di un anno.
A prima vista il film mi sembra un grosso capolavoro.