00 27/05/2010 20:49
Sono stata un'oca dalla vocestridula e zoppicante, chiaccherona e fiera di sè, a volte diplomatica, troppo diplomatica per il quieto vivere, ma nell'intimità profonda sensibile e sola.
Sono stata rassegnato, impacciato, tollerante, accomodante, ruffiano fino a scendere a compromessi e svendermi, in realtà scontento di me, di tutto ciò, ma ingabbiato, il tutto a ritmo di un siciliano che ricordavo nello pelle.
Sono stata passionale e combattuta, superficiale e non audace, innamoratissima fino allo sfinimento, fino alla pura follia, apparentemente forte ma nella realtà fragilissima.
E ancora un po' ubriaca e poi piangente mentre scendevo milioni di scale dandogli il braccio, una cameriera a Montecarlo nell'autunno del 1922 innamorata di un avvocato partito per l'inverno, ingenua mentre tiravo la sfoglia e raccontavo di lui che bevendo il caffè non mi guardava nemmeno, una cinica donna ferita lungo la fermata dell'autobus, una scansafatiche con manie di persecuzione, una ballerina di lap dance, una movimentata cantante urlatrice, un'attrice prima della prima con l'mp3 nell'orecchio per rilassarsi e ancora altri, altre, e ancora.
So che mi mancheranno stasera sul comodino i copioni.


Note al margine: Ma infondo "Ogni mattina ognuno di noi mette su una maschera...
Anche se lo neghiamo, ognuno di noi ha una maschera... anzi non una, ma infinite maschere...
Una per ogni persona che incontriamo, una per ogni ambiente... una maschera per ogni occasione!"
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La vera autenticità non sta nell'essere come si è ma riuscire ad assomigliare il più possibile al sogno che si ha di se stessi. (P.Almodovar)