Dei tre film di Cristi Puiu che ho visto, questo per me è il più debole. Non che non sia opera pregevole ed interessante, ma semplicemente perde il confronto con i film che lo hanno preceduto, di cui segue la traccia per stile e contenuti, ottimo per regia, sceneggiatura e altri attributi cinematografici, ma dà l'impressione di un esercizio di stile senza un solido messaggio da trasmettere.
La trama è semplicissima, un pranzo di famiglia che non riesce ad essere consumato perché la storia si disperde in mille rivoli collaterali a causa di eventi e personaggi che si aggiungono o si sottraggono alla scena e ne distraggono di continuo l'obiettivo in un moto perpetuo di cui non si vede la fine. La cena non consumata non è l'unico prestito da Bunuel, ma il film non riesce ad essere sarcastico e graffiante come forse vorrebbe essere o al contrario non riesce ad essere drammatico e pregnante come forse sarebbe stato necessario, ma naviga in una via di mezzo creando situazioni, anche divertenti e caustiche, che sembrano costruite a bella posta per fare un film in una stanza, ma la mia impressione è che manchi un elemento forte che sorregga l'intelaiatura del film, per cui il film rimane fine a se stesso.
Forse manca la morte, sia pure condita in salsa nera, tema dominante nel doloroso “la morte del signor Lazarescu e nonostante i falsi indizi sparsi qua e là e le abbondanti dosi di cinismo, tema dominante anche nell'algido Aurora.
In Sieranevada la morte è solo una premessa , che dovrebbe preludere ad una commedia di costume, ma mi sembra che non vada oltre un elegante esercizio di stile.