Comunicazioni medianiche e sedute spiritiche..

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(eclettico)
00venerdì 26 giugno 2009 18:53
Vorrei chiedere le vostre esperienze sotto questo punto di vista..personalmente mi è capitato spesso di fare delle comunicazioni medianiche con manifestazioni più o meno dirette dello spirito con cui comunicavo, ma vorrei sapere se anche voi riuscite in queste pratiche e soprattutto come si manifesta lo spirito (personalmente mi è capitato di vedere oggetti muoversi, sentire chiaramente dei colpi e percepire correnti gelide)..
Grazie a tutti in anticipo!
maghella999
00venerdì 26 giugno 2009 19:16
Per carità della Dea......

Penso tutto il peggio possibile (potenziato di 10 volte se si tratta di persone alle prime armi o adolescenti)

Sono il modo migliore, più semplice e garantito per fare danni.....l'unica funzione che riconosco a queste pratiche è quella della selezione naturale.
bliss72
00venerdì 26 giugno 2009 22:12
Quoto in pieno maghella, preferisco non sperimentare queste pratiche e non scomodare certe energie...
Anubi30
00venerdì 26 giugno 2009 22:15
In effetti è meglio evitare certe tipologie di energie !
Cordelo di Quart
00sabato 27 giugno 2009 09:16
Mi accodo...

Giocare con i fiammiferi può essere pericoloso!
(eclettico)
00sabato 27 giugno 2009 19:07
Beh se fatte con le dovute precauzioni e con la conoscenza adatta possono anche essere pratiche rivelatrici..il fatto che siano anche pericolose non significa che debbano essere assolutamente evitate..in fin dei conti tutta la magia ha comunque un fondo di pericolo e se viene utilizzata in maniera errata e soprattutto da persone ignoranti può fare più danno che altro..non credete?
Cordelo di Quart
00sabato 27 giugno 2009 19:16
Infatti tendiamo a non raccomandare la pratica magica al primo venuto, qui viene trattata raramente e quasi mai in modo approfondito, e c'è evidentemente un motivo.

Niente in contrario, ma ho visto troppo spesso giocare con questi argomenti, molto più spesso di quanto li vedessi praticare da chi sapeva realmente cosa stesse facendo.
Quindi cui prodest? I morti alla morte e i vivi alla vita...
Malintha
00domenica 26 luglio 2009 20:28
Re:
(eclettico), 26/06/2009 18.53:

vorrei sapere se anche voi riuscite in queste pratiche e soprattutto come si manifesta lo spirito (personalmente mi è capitato di vedere oggetti muoversi, sentire chiaramente dei colpi e percepire correnti gelide)..



Beh, per quanto riguarda le comunicazioni medianiche, la maniera in cui si manifesta lo spirito dipende dal tipo di rituale che fai: per quanto mi riguarda, io ne uso uno che sfrutta il piano onirico (perché è un luogo dove posso avere maggior possibilità di isolamento rispetto al mio piano fisico e inoltre lo sento più sicuro, per me).
Poi vorrei fare una distinzione tra comunicazione medianica e seduta spiritica: la prima può anche essere sfruttata per far luce su questioni poco chiare di cui si desidera approfondire la conoscenza ed è meno rischiosa rispetto alla seconda (si ricorre ad uno spirito evocandolo), la seconda non è solo rischiosa per se stessi lì per lì (si ricorre all'invocazione di uno spirito) ma può avere ripercussioni anche nel futuro se non si è abbastanza preparati a gestire la situazione. In entrambi i casi, comunque, è raccomandabile non giocare troppo con il rischio e non farne una pratica regolare.

Vedere gli oggetti muoversi, sentire colpi e percepire correnti gelide non ha niente a che vedere con la comunicazione medianica: si presume che con lo spirito instauri una sorta di legame, ci parli. Quelli che hai citato sono solo percezioni di presenze o di poltergeist: possono essere segnale di riuscita della chiamata, e lo spirito è arrivato ma fino a che non stabilisci un contatto vero con lo spirito non si può dire che il rituale sia riuscito; inoltre, non si può dire che sia riuscito fino a che il tutto non è finito e ti senti in pieno possesso delle tue facoltà mentali, senza alterazioni di alcun tipo (consiglio a seguire un bel rituale di purificazione energetica, meglio se coadiuvato dall'elemento acqua).

Non dimentichiamo i motivi che ci spingono a praticare certi rituali. Qualsiasi cosa facciamo, tornerà indietro.
MinervaMG
00lunedì 27 luglio 2009 08:49
Re: Re:
Malintha, 26/07/2009 20.28:

...è meno rischiosa rispetto alla seconda (si ricorre ad uno spirito evocandolo), la seconda non è solo rischiosa per se stessi lì per lì (si ricorre all'invocazione di uno spirito)...


Insomma, lo evochi o lo invochi 'sto spirito?


Malintha
00lunedì 27 luglio 2009 09:08
Ho parlato per esperienza di comunicazione medianica, quindi di evocazione: con lo spirito comunico, ma non lascio che si leghi alla mia essenza.

Non avendo mai praticato una seduta spiritica non ho mai invocato, non ho mai lasciato che uno spirito si impossessasse della mia anima.
Però ciò non significa che non abbia assistito a scene che mi abbiano permesso di capire la differenza tra le due pratiche e fare una distinzione.
MinervaMG
00lunedì 27 luglio 2009 10:00
Re:
Malintha, 27/07/2009 9.08:

Però ciò non significa che non abbia assistito a scene che mi abbiano permesso di capire la differenza tra le due pratiche e fare una distinzione.


E' curioso detto da te, nell'altra discussione sembravi molto più sicura....


Malintha
00lunedì 27 luglio 2009 10:34
Mai sentito parlare di reminescenza?
Non posso dire di aver vissuto la seduta spiritica in questa vita...

Attualmente non ci tengo ad essere posseduta.

Edit: continuo ad essere sicura di quello che dico, perché è quello che ho vissuto. Se qualcun altro avrà piacere a dare le sue nozioni in base alla sua esperienza personale sono prontissima a confrontarmi (esempio riscontrabile con Vanima nel topic sull'aura). Non si finisce mai di imparare, mutare, crescere e non bisogna mai chiudere le porte alla conoscenza.
bliss72
00lunedì 27 luglio 2009 10:52
Re: Re: Re:
MinervaMG, 27/07/2009 8.49:


Insomma, lo evochi o lo invochi 'sto spirito?





[SM=x69315] [SM=x69315] [SM=x69315]
Penso che sia una cosa che non chiariremo mai... [SM=x69324]
Io continuo a pensare che l'evocazione sia quando c'è la "possessione", e l'invocazione sia quando si ha la presenza (per esempio quando si invocano gli elementi durante un rituale).
Al di là del significato da dizionario, questi sono i termini in cui si utilizzano normalmente, per esempio sui libri trovi le invocazioni alla dea e al dio, non le evocazioni, ecc...



Malintha
00lunedì 27 luglio 2009 11:00
Re: Re: Re: Re:
bliss72, 27/07/2009 10.52:

Al di là del significato da dizionario, questi sono i termini in cui si utilizzano normalmente, per esempio sui libri trovi le invocazioni alla dea e al dio, non le evocazioni, ecc...



Ecco appunto. Sempre per come la vedo e vivo io (ormai non mi stancherò di ripeterlo per non dare pessime impressioni -.-):
Le invocazioni alla Dea e al Dio sono rituali che mirano a chiedere alla Divinità in questione un contatto con la strega: un mescolamento delle energie, ovviamente lo scopo dipende dal rituale.
Le evocazioni alla Dea e al Dio sono spesso preghiere, rituali celebrativi, dove si chiede la presenza della Divinità in questione, ma non il legame energetico.

Inoltre, ho notato che c'è sempre una maggiore tendenza a 'generalizzare' e includere tutto sotto il termine 'invocazione' per via del concetto che la Divinità è in tutto.

-con questo non voglio dire che è giusto il mio punto di vista, mi sto spiegando in mille modi e maniere per farmi capire, per permettere a voi di capire quello che scrivo senza confondere le idee-

liharus
00lunedì 27 luglio 2009 14:34
Re:
bliss72, 26/06/2009 22.12:

Quoto in pieno maghella, preferisco non sperimentare queste pratiche e non scomodare certe energie...


bliss la penso esattamente come te!!
maghella999
00lunedì 27 luglio 2009 23:11
Malintha e Bliss, i casi sono due: o sono io che non ho capito le vostre rispettive affermazioni o voi non vi siete capite vicendevolmente. Infatti dite di concordare su aspetti riguardo ai quali avete affermato cose completamente opposte:

- Malintha

Ho parlato per esperienza di comunicazione medianica, quindi di evocazione: con lo spirito comunico, ma non lascio che si leghi alla mia essenza.



Non avendo mai praticato una seduta spiritica non ho mai invocato, non ho mai lasciato che uno spirito si impossessasse della mia anima.



- Bliss

Io continuo a pensare che l'evocazione sia quando c'è la "possessione", e l'invocazione sia quando si ha la presenza (per esempio quando si invocano gli elementi durante un rituale).



....come accidenti fate a essere concordi??

@Bliss: ancora non ho capito come faccia secondo te a "possederti" una entità che si trova fuori dal sè (e-vocata)......il fatto che nei libri wicca si parli più speso di invocazione non significa che invocazione=buono/non periocoloso e evocazione=potenzialmente pericoloso [SM=x69312] !!!!
bliss72
00martedì 28 luglio 2009 12:16
Non parlo di pericolosità, non ho mai provato e mai vorrò provare una possessione, ma credo che qui si stia ora dibattendo sui termini come nell'altra discussione, e quindi ho ribadito il concetto che ho capito io dei due termini nei loro significati correnti e non solo etimologici.
Ora, in questa discussione sono d'accordo con Minerva perchè forse Malintha ha fatto un po' di confusione con i termini e non si capiva se evoca o invoca gli spiriti.
Malintha, ho detto confusione in senso amichevole [SM=g27768] , già sono confusa di mio, ci mancherebbe...
Comunque, ripeto che il significato che attribuisco io ai due termini è quello usato nei manuali, dove si invocano gli dei perchè siano presenti in mezzo a noi, e si evocano quando vogliamo che prendano possesso del nostro corpo. Ora che evocare significhi chiamare fuori d'accordo, ma è un significato puro del termine, e ribadisco che bisogna guardare il contesto.
Posso anche dire lo evoco (chiamo fuori) dal luogo dove si trova, perchè venga dentro di me, oppure lo invoco (chiamo dentro) nel luogo sacro (cerchio) che ho creato per ospitarlo.
In questo contesto i termini sono usati nel loro significato etimologico ma col significato che io credo che abbiano (perchè così ho sempre letto, ma non escludo di poter cambiare idea... [SM=x69327] )


liharus
00martedì 28 luglio 2009 13:36
Continuo a concordare con le tue idee bliss. Secondo me ha perfettamente ragione, invocare ed evocare non sempre bisogna prenderli nel loro proprio significato ma bisogna andare anche oltre... Ora siamo in due bliss ad essere confusi! [SM=x69324]
maghella999
00martedì 28 luglio 2009 19:59
Re:

]
bliss72, 28/07/2009 12.16:

Comunque, ripeto che il significato che attribuisco io ai due termini è quello usato nei manuali, dove si invocano gli dei perchè siano presenti in mezzo a noi, e si evocano quando vogliamo che prendano possesso del nostro corpo. [SM=x69327] )




Scusa potresti citarmi i manuali da cui hai tratto queste affermazioni? (non vuole essere polemica la mia, ma sincera curiosità)


bliss72
00martedì 28 luglio 2009 23:41
Ho fatto una piccola ricerca e devo dire che sono ancora più confusa!!! [SM=g27782]
Cominciamo da quegli autori che ricordavo meglio e che forse riportano il significato più comune dei termini in questione.

Da "Wicca" di Scott Cunningham Armenia edizioni:

pagg 226 e 227
Evocazione: chiamare spiriti o altre entità non fisiche sia per una apparizione visibile sia per una presenza non visibile.

Invocazione: un appello o richiesta ad un potere (o poteri) superiore, come la dea o il Dio. Una preghiera. L'invocazione in realtà è un metodo per stabilire dei legami coscienti con quegli aspetti della Dea e del Dio che risiedono dentro di noi. Essenzialmente allora, noi facciamo apparentemente in modo che loro si manifestino o che si rivelino a noi, per diventare consapevoli della loro presenza.


Da "La danza a spirale" di Starhawk Macroedizioni:

(Starhawk utilizza sempre la parola invocazione come chiamata, attraverso canti o preghiere rivolte agli dei o agli elementi, prendo ad esempio delle invocazioni agli elementi durante il rituale di apertura del cerchio)

Da pag 141
Vi salutiamo, o Guardiani delle Torri dell'Est,
Poteri dell'aria!
Vi invochiamo e vi chiamiamo,
Aquila Dorata dell'Alba,
Ricercatore delle Stelle,
Turbini,
Sole Nascente,
venite!
In nome dell'Aria che è respiro della Dea,
Mandateci la vostra luce,
Siate qui presenti adesso!

(...)

...il vortice di potere che viene creato quando invochiamo le quattro direzioni serve a proteggere il cerchio dalle possibili intrusioni, e a attirare al suo interno i poteri superiori della Dea e del Dio.


Tutte le "preghiere" agli dei vengono chiamate invocazioni.

Ora invece veniamo al più discusso Dragon Rouge, di cui mi ricordavo le definizioni ma al contrario!!!
Infatti riporto dal libro "La Vecchia Religione" pag 123 Aradia edizioni:

... tramite il rituale dell'invocazione, a differenza dell'evocazione, è possibile che una Divinità prenda temporaneo possesso del corpo del praticante (...) che l'ha espressamente invocata dentro di sè.

C'è però da dire che questo autore si riferisce a un particolare rituale descritto in un altro suo libro (Vivere la vecchia Religione)con cui espressamente si evoca un dio o una dea, e che però non necessariamente porta alla possessione, ma solo alla presenza e alla comunicazione per stabilire un contatto e un legame, e qui si fonde a mio parere con la definizione di invocazione data da Cunningham (...noi facciamo apparentemente in modo che loro si manifestino o che si rivelino a noi, per diventare consapevoli della loro presenza).

Insomma... che dire? Se teniamo in conto che le invocazioni sono preghiere per chiamare gli dei o gli elementi nello spazio sacro da noi creato, allora vuol dire che li abbiamo invocati (con le invocazioni appunto) o che li abbiamo evocati? Se li abbiamo evocati perchè allora le preghiere non si chiamano evocazioni invece che invocazioni come in tutti i manuali (e per favore non chiedetemi quali...)??

Ah... ovviamente passatemi il termine "preghiera", non in senso cristiano...






Cordelo di Quart
00mercoledì 29 luglio 2009 08:16
E' la solita questione dell'interpretazione...
Il linguaggio non è come la matematica, è una comunicazione in un codice condiviso. Se questo non è condiviso totalmente, avviene che nelle situazioni più complesse o borderline ci possano essere differenze di interpretazione.
Anche se considerare quel suffisso in come indice del vocare IN sè (e non chiamare a sè) a me pare una forzatura, dato che vedo i due verbi differenti solo per la sfumatura data dalla situazione di necessità (si invoca aiuto) o dal richiamare un evento (si evoca un ricordo).
Ma in fondo l'importante è capirsi. [SM=x69319]
bliss72
00mercoledì 29 luglio 2009 08:56
Infatti...
In fondo basta guardare il contesto in cui il termine è utilizzato, o al massimo... chiedere spiegazioni a chi lo usa!
Malintha
00venerdì 31 luglio 2009 19:42
Re:
bliss72, 29/07/2009 8.56:

Infatti...
In fondo basta guardare il contesto in cui il termine è utilizzato, o al massimo... chiedere spiegazioni a chi lo usa!



Appunto, io ho specificato come uso quei termini.

@ maghella999:
dove hai letto che ho scritto che sono concorde con bliss? Dico esattamente il contrario...


Il linguaggio non è come la matematica, è una comunicazione in un codice condiviso. Se questo non è condiviso totalmente, avviene che nelle situazioni più complesse o borderline ci possano essere differenze di interpretazione.
Anche se considerare quel suffisso in come indice del vocare IN sè (e non chiamare a sè) a me pare una forzatura, dato che vedo i due verbi differenti solo per la sfumatura data dalla situazione di necessità (si invoca aiuto) o dal richiamare un evento (si evoca un ricordo).
Ma in fondo l'importante è capirsi.



Parole 'sante', Cordelo. Riuscirci...
maghella999
00lunedì 3 agosto 2009 12:02
Re: Re: Re: Re: Re:
Malintha, 27/07/2009 11.00:

bliss72, 27/07/2009 10.52:

Al di là del significato da dizionario, questi sono i termini in cui si utilizzano normalmente, per esempio sui libri trovi le invocazioni alla dea e al dio, non le evocazioni, ecc...



Ecco appunto. Sempre per come la vedo e vivo io (ormai non mi stancherò di ripeterlo per non dare pessime impressioni -.-):
Le invocazioni alla Dea e al Dio sono rituali che mirano a chiedere alla Divinità in questione un contatto con la strega: un mescolamento delle energie, ovviamente lo scopo dipende dal rituale.
Le evocazioni alla Dea e al Dio sono spesso preghiere, rituali celebrativi, dove si chiede la presenza della Divinità in questione, ma non il legame energetico.





l'avevo interpretata come una frase di accordo: forse è stato un malinteso?


Malintha
00lunedì 3 agosto 2009 12:34
Quel 'ecco appunto' si riferisce al fatto che i libri non usano fare troppe distinzioni e mettono tutto dentro il sostantivo 'invocazione'.
Infatti, bliss ha portato alla luce il fatto che sui libri evocazioni non se ne trovano. Non per cattiveria, ma perché non si usa più 'classificare' i rituali, causando così confusione.
liharus
00venerdì 7 agosto 2009 21:44
Re:
Malintha, 03/08/2009 12.34:

Non per cattiveria, ma perché non si usa più 'classificare' i rituali, causando così confusione.


In che senso non si usa più? I rituali "di una volta" erano confusionali per te? [SM=x69344]
Cordelo di Quart
00venerdì 7 agosto 2009 22:45
No, è il fatto di non classificarli più che crea confusione...

Il caldo... [SM=x69341]
lysis.
00sabato 12 settembre 2009 03:18
Ciao eclettico,
ho visto che la discussione si è spostata più su questioni tecniche..invocazione ed evocazione,però vorrei raccontarti lo stesso la mia esperienza.
Personalmente non ho mai preso parte a sedute,anche perchè ne temo molto le conseguenze.Nonostante questo,una sola volta mi è apparsa un' entità.Ero in Irlanda(Dublino),durante un viaggio in cui ero andata a trovare il mio ragazzo che studiava là e l'apparizione avvenne proprio a casa sua.
Il fantasma apparve accanto a lui,mentre io ero sdraiata sul letto e lui seduto poco più avanti alla scrivania.Lui non si accorse di niente,e sul momento ho preferito non dirglielo,stavamo parlando,e puoi immaginare quanto sia stato difficile per me mantenere il filo del discorso!!
Comunque,era come fatto di luce,o meglio di materia eterica,quindi fu come vedere un 'aura senza corpo(non saprei descriverlo meglio),in pratica una sagoma senza volto.Era un bambino,lo so perchè la figura era bassa come quella di un bambino di circa 4 anni e ne aveva le relative proporzioni.Rimase immobile per circa 5 minuti dopodichè scomparve.
A parte questo non ho sentito voci o rumori strani intorno(almeno non più del solito),e neanche correnti gelide.
Sul momento devo dire mi ha fatto un effetto un pò agghiacciante,adesso invece sono un pò pentita di non aver tentato di interagire maggiormente.
Rainbow84
00sabato 12 settembre 2009 18:56
Ciao eclettico, per mia esperienza personale non posso raccontarti niente ma mio padre ha partecipato diverse volte a delle sedute spiritiche e mi ha raccontato che si le cose che hai sentito e visto sono successe anche a lui, e non solo durante la seduta ma anche al di fuori. Il consiglio che ti posso dare è di stare molto attento perchè è vero, quello che può succedere durante una seduta può avere ripercussioni sulla vita di tutti i giorni, e questo è uno dei motivi che ha spinto mio padre e i suoi amici a chiudere definitivamente con le sedute spiritiche. Fortunatamente non è successo niente di grave e gli spiriti si sono divertiti a prendersi gioco, il problema è che non sai mai quando scherzano e quando no! [SM=x69313]
@ fobos @
00lunedì 14 settembre 2009 22:24
di che vi preoccupate????
ragazzi, io nel campo sono un asso, pratico lo spiritismo daun anno circa!
non vi é nulla da avere paura o che vi ritorni in dietro.
per quanto mi riguarda io ho sempre usato la tavola ma quando mi sento ispirato chiedo allo spirito di mostrarsi immergendomi in una vera e popria evocaazione!
premetto che la maggior parte delle volte evoco spiriti che secondo la religione cattoliaca sono dei veri e propri satanassi!
cio non é affatto vero perche non mi hanno mai fatto nulla di male ansi mi hanno sempre aiutato e si sono mostrati sempre in maniera piacevole gentile amichevole e serena!
il problema a mio parere non è che rito stai facendo il problema é con quali intensioni sentimenti e obbiettivi lo stai facendo!
per quanto riguarda le possessioni: io ho fatto entrare un demone nel mio corpo (con massimo rispetto reciproco) se io non voglio lui mi rispetta e non entra! la senzazione é bellissima, non solo ti senti completo ma riesci a vrdere gli animali le cose e le persone con prospettive diverse!
come se capissi al 100% cosa ti sta in torno.
con la loro presenza nella stanza si sente un energia diversa del normale ad esmpio Lucifuge rofogal HA un energia cosi elettrce che ti tiene sveglio Satana invece e molto calmo la senzazione che ti da é molto piacevole come se si fosse fermato il tempo!
i demoni danno anche una dimostrazione della loro potenza (se è richiesto) (non vanno mai contro la natura).
il 25 agosto mentre facevo un evocazione ho chiesto di far calare la temperatua , nel luogo in cui ero latemperatura é calata cosi tanto da sentire freddo; fuori dal posticino apppartato vi erano 38°.
cosi possono anche far piovere e molto altro (tutta esperienza personale)
con uno ho avuto un cotatto fisico ( gli ho stretto la mano)
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