Rai, scontro al vertice su «Ballarò»

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PiKey
00mercoledì 17 marzo 2004 19:01
Dopo lo stop alla puntata dedicata alle elezioni spagnole, la presidente Annunziata invoca l'autonomia dei direttori di rete e accusa il direttore generale Cattaneo: «Usa due pesi e due misure. Si vuole nascondere la sconfitta di Aznar?»
MICAELA BONGI
ROMA
Un serrato botta e risposta tra la presidente Rai Lucia Annunziata e il direttore generale Flavio Cattaneo, con la prima che accusa il dg di usare «due pesi e due misure» e il secondo ostinato sulla sua posizione. Il comitato di redazione del Tg1 sconforato («è una sconfitta per tutti») e quello del Tg3 «sconcertato». L'opposizione in rivolta e la Casa berlusconiana, come sempre, stretta intorno al dg contro la «presidente di garanzia». La cancellazione della puntata di Ballarò sulle elezioni spagnole imposta dal solerte Cattaneo provoca un nuovo, duro scontro ai piani alti di viale Mazzini. E conferma la blindatura della Rai berlusconiana. La decisione di mandare comunque in onda Ballarò questa sera, nella sua consueta collocazione del martedì, rimandando la puntata di Enigma su Aldo Moro saltata venerdì scorso (per far posto a uno speciale del programma condotto da Giovanni Floris sulle stragi di Madrid), era stata presa domenica sera dal direttore di Raitre Paolo Ruffini. Lunedì la risposta della direzione generale: niente da fare, si è deciso di invertire la programmazione e dunque andrà in onda Enigma, tantopiù che era stato lo stesso Ruffini a proporre che la trasmissione cadesse il 16 marzo, anniversario del rapimento Moro. Il direttore della terze rete fa subito sapere di non essere d'accordo: da venerdì a oggi, argomenta, sono accadute molte cose, è compito del servizio pubblico informare. Ieri è la volta di Floris, il conduttore di Ballarò: «Non capisco perché non si debba andare in onda quando l'attualità chiama in modo evidente la necessità d'informazione». Il giornalista riferisce che era tutto pronto per la puntata, i filmati come gli ospiti: un esponente del Psoe, Bertinotti, Dini e pure Selva, fiero sostenitore della tesi che in Spagna, con la vittoria dei socialisti, bin Laden ha segnato un altro punto, e ieri amareggiato per la cancellazione della puntata. Conclude Floris: «Mi dispiace, ma sono un dipendente Rai e obbedisco alle indicazioni dell'azienda».

La presidente è invece su tutte le furie. Prende carta e penna e scrive a Cattaneo: «Caro direttore, mi è chiara la tua logica impeccabile ma, come sempre, viziata da un formalismo che non fa i conti né con i contenuti né con i doppi standard che sono la regola sotto la tua direzione». Annunziata ricorda il «clamoroso sviluppo delle vicende spagnole imprevisto venerdì»; domanda se l'autonomia dei direttori di rete esista o meno; cita, indirettamente, l'esempio del direttore di Raidue, Marano, che ha mandato in onda Belli per sempre (la risposta a Bisturi) nonostante la contrarietà del dg. Insomma: «Il solito metodo Cattaneo: due pesi e due misure. Al di sotto del quale - conclude Annunziata - c'è un'unica paura: che a Ballarò si celebri forse la caduta di Aznar?».

Poi Annunziata risponde anche al portavoce del premier Paolo Bonaiuti, che lunedì - mentre Berlusconi taceva sulla vittoria di Zapatero - non aveva trovato di meglio da fare che sostenere, sulla base delle ospitate da Vespa, che Rutelli e Fassino occupano la Rai. A Bonaiuti Annunziata risponde con i dati dell'Osservatorio di Pavia che smentiscono le affermazioni del sottosegretario alla presidenza del consiglio. Da viale Mazzini parte subito la nota per dire che i numeri illustrati da Annunziata sono «parziali». E Cattaneo ingaggia un match epistolare con la presidente: ricorda che lunedì le reti Rai si sono occupate della Spagna (basta cosi?), esalta la logica del servizio pubblico alla quale si ascriverebbe la decisione di mandare in onda Enigma nel giorno dell'anniversario del «delitto Moro» (in realtà ieri è stato l'anniversario del rapimento) dubitando del fatto che «il presidente» si fosse «reso conto di questa coincidenza di date». E si prosegue con questo tono, con Annunziata che sottolinea come gli approfondimenti su temi diversi non debbano necessariamente elidersi, ricorda di aver seguito da giornalista «la dolorosa vicenda del sequestro», e Cattaneo che ribatte sì, «lo so perfettamente, lei ha seguito la strage di via Fani e il rapimento come giornalista del manifesto», il che per il dg evidentemente la dice lunga.

Lo scontro va avanti, ma il risultato non cambia. Niente Ballarò, sordina sul voto spagnolo e il ministro Gasparri pronto a esprimere la posizione del governo: «Se una puntata va in onda in un giorno e non in un altro non mi pare un problema».

[da ilmanifesto.it]
Morgan Fairfax
00sabato 20 marzo 2004 18:18
3d un po' inutile. Mero COPIA E INCOLLA di un articolo de "IL MANIFESTO.IT". Come al solito il mondo RAI puzza di marcio... Caro Pikey, su cosa dovremmo riflettere? Non ho alcuno spunto! E' sempre il solito schifo... [SM=x68125]
PiKey
00sabato 20 marzo 2004 18:24
La prossima volta che mi rivolgi la parola senza chiamarmi "Grande timoniere" verrai bannato dal forum
Morgan Fairfax
00sabato 20 marzo 2004 18:32
Re:

Scritto da: PiKey 20/03/2004 18.24
La prossima volta che mi rivolgi la parola senza chiamarmi "Grande timoniere" verrai bannato dal forum



Spero sia uno scherzo... [SM=x68120]



















[SM=x68114] O no?
Grrodon
00sabato 20 marzo 2004 21:08
non lo è [SM=x68096]
Leonard Vertighel
00sabato 20 marzo 2004 22:56
Re:

Scritto da: PiKey 20/03/2004 18.24
La prossima volta che mi rivolgi la parola senza chiamarmi "Grande timoniere" verrai bannato dal forum



[SM=x68098] [SM=x68098] [SM=x68098] [SM=x68098] [SM=x68098]

MI-TTI-CCO!!!


(ma baffangulo, ba... [SM=x68096] [SM=x68096] )
PiKey
00sabato 20 marzo 2004 23:35
[SM=x68110] [SM=x68110]
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