Unione Europea: idee in proposito, cosa è per voi, per noi l'UE?

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Caio Logero
00venerdì 23 marzo 2007 08:29
Unione Europea. Un nome che spesso in questi anni passa di bocca in bocca a tante persone, a tanti politici, a tanti governi. Ma dietro queste parole ci sono idee, progetti, interessi personali ed economici, speranze e scetticismi.
Tante aspettative spesso deluse, anche se a volte si è fatto di più di quello che ci si aspettava.
Ma come tutte le cose di questi anni in Europa, sono cose che rimangono a metà. Progetti tagliati dalla stessa stupidità delle persone, che o fanno troppo o fanno poco.
L'Unione Europea è un grandissimo progetto che non è andato oltre allo stadio proprio di progetto.
Forse per questo che l'UE non funziona. O meglio funziona, ma male, perlomeno per come la vorrebbe la gente.
Ma la gente come la vuole l'UE? C'è gente che non la vorrebbe proprio quest'UE; c'è gente che la vuole considerare un unione meramente economica; c'è gente che vorrebbe di più, che vorrebbe lo stato federale; c'è gente che vorrebbe di meno, che si lamenta dell'UE e delle sue istituzioni.
E li critiche sono dovunque! Quale lingua dovrebbe usare; quale tipo di governo si potrebbe istituire, se bisogna fare uno stato unico; quale nazione dovrebbe entrare e non dovrebbe entrare.
C'è chi si lamenta che l'UE è un vecchietto ormai senza spina dorsale che si fa fare le monellerie dalla giovine USA. Come dirgli che dice il falso? Eppure c'è gente che giustifica l'operato dell'Unione.
C'è chi si lamenta che l'UE si va destabilizzando con le proprie mani. Si concedono troppe adesioni, entrano troppi paesi diversi tra loro. Si perde un'identità, dicono.
Altri dicono, ci sono vantaggi economici.
E altri rispondono: meglio l'identità o il denaro? E altri tacciono.
Ora voglio porro ad ARENAPOLITICA il quesito più importante di tutti. Una discussione generale, che faccia spunto dalle proprie convinzioni personali, e non ideologiche, su questa UE.

PERCHE' UE?
Caio Logero
00venerdì 23 marzo 2007 17:49
A 50 anni dai trattati
50° anniversario dei trattati di Roma
Le iniziative previste per le celebrazioni


La firma dei trattati di Roma, il 25 marzo 1957, ha segnato la nascita della nostra famiglia europea. Cinquant’anni dopo siamo passati da 6 a 27 e siamo ancora più vicini. Pur conservando ciascuno la propria cultura, la propria lingua e le proprie tradizioni, condividiamo valori comuni: libertà, democrazia, Stato di diritto, rispetto dei diritti umani e uguaglianza. Dopo cinquant’anni d’integrazione abbiamo molte cose da festeggiare.

Pace e stabilità
Cinquant’anni senza guerre tra i paesi membri dell’Ue. I successivi allargamenti, che hanno portato gli Stati membri dai 6 iniziali ai 27 attuali, hanno reso possibile la riunificazione del nostro continente, garantendo ai popoli europei pace e stabilità. Al tempo stesso l’Ue è diventata una potenza di pace, in grado di giocare un ruolo attivo nel mondo.

Libertà e democrazia
Libertà e democrazia sono valori fondanti dell’Unione: libertà non solo politiche e civili ma anche individuali ed economiche, come la libertà per le persone e le merci di circolare all’interno delle sue frontiere. Per i 496 milioni di europei non esistono più barriere geografiche o amministrative per viaggiare, studiare o lavorare nel più grande mercato del mondo, nel quale 13 paesi condividono ormai la stessa moneta.

Prosperità
Grazie al modello sociale europeo, i cittadini dell’Ue beneficiano di livelli di vita e di protezione sociale tra i più alti del mondo. La potenza economica dell’Ue, derivante dalla sua integrazione, comporta tuttavia anche delle responsabilità a livello mondiale, che si riflettono nelle sue politiche in materia commerciale e di aiuti allo sviluppo e umanitari.

Occupazione e crescita
Abbiamo realizzato il più ricco mercato integrato del mondo anche con l’obiettivo di rafforzare la competitività europea e creare occupazione e crescita, offrendo ai consumatori maggiore scelta, prezzi concorrenziali ed elevati standard di qualità e sicurezza.

Ma non dobbiamo limitarci a guardare al passato. Questo anniversario rappresenta anche un’opportunità unica per comprendere meglio il presente, pensare al futuro e discutere dell’Europa che vogliamo.

Un solo giorno non è sufficiente per festeggiare un simile anniversario. Per questo, molte personalità europee verranno in visita ufficiale a Roma per celebrare la storica firma avvenuta in Campidoglio cinquant’anni fa. Inoltre sarà organizzata una grande varietà di eventi, in particolare nella settimana dal 19 al 26 marzo.

Saranno in visita ufficiale a Roma in occasione dei festeggiamenti:

> Il Presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering (dal 19 al 23 marzo)
> Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso (il 22 e il 23 marzo)
> Il Vicepresidente Franco Frattini, responsabile per la giustizia, la libertà e la sicurezza (il 19 e 20 marzo e dal 22 al 24 marzo)
> La Vicepresidente Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia di comunicazione (dal 23 al 25 marzo)
> La Commissaria Danuta Hübner, responsabile per la politica regionale (dal 21 al 23 marzo)
> Il Commissario Ján Figel’, responsabile per l’istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù (il 23 e 24 marzo)
> La Commissaria Meglena Kuneva, responsabile per la tutela dei consumatori (dal 22 al 25 marzo)
> Il Commissario Leonard Orban, responsabile per il multilinguismo (dal 22 al 25 marzo)

Lista degli eventi in ordine cronologico:

Roma, 21 marzo - Pari opportunità per tutti nell’istruzione e nel lavoro
Conferenza internazionale organizzata dalla Fondazione europea per la formazione professionale (ETF), incentrata sull’istruzione e sulla formazione professionale come strumenti per accrescere la partecipazione dei gruppi sottorappresentati nella società e rafforzare la loro posizione sul mercato del lavoro e nel mondo dell’impresa.

Roma, 21–23 marzo - Conferenza Europea Internazionale
Organizzata dall’Istituto Robert Schuman, dedicata ai valori e ai messaggi degli attori principali dell’epoca, si svilupperà attorno a due quesiti: questi valori sono perseguibili con gli strumenti istituzionali di cui oggi dispone l’Ue? Esiste una volontà politica di riforma in tale direzione? Parteciperà il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Pier Virgilio Dastoli.

Firenze e Roma, 21–23 marzo - Incontro delle Assemblee parlamentari
Il Presidente del Senato Franco Marini e il Presidente della Camera Fausto Bertinotti invitano i Presidenti dei Parlamenti degli Stati membri dell’Ue, del Parlamento europeo e dei paesi candidati a partecipare a un seminario e a una celebrazione sul cinquantenario. I partecipanti saranno poi ricevuti dal Presidente della Repubblica al Quirinale.

Rai Uno, 22 marzo – Speciale Porta a porta sul cinquantenario con la partecipazione del Presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering, del Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e del Ministro degli Esteri Massimo D’Alema.

Rai Uno – 23 marzo – Unomattina con la partecipazione del Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Pier Virgilio Dastoli per annunciare gli eventi dedicati all’anniversario.

Giornale Radio RAI, Radio Uno - 23 marzo - Filo diretto a partire dalle ore 9.00 fino alle ore 12.00: “speciale cinquantenario” in diretta con il Senato e con il Quirinale, trasmissione condotta dal Direttore Antonio Caprarica. Sono previsti interviste e collegamenti con il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, con il Presidente del Consiglio Romano Prodi, con il Ministro per le Politiche europee e il Commercio internazionale Emma Bonino. In studio con il Direttore Caprarica, Giampiero Gramaglia, Direttore dell’ANSA e il giornalista Enzo Bettiza, per ricordare e commentare le tappe fondamentali della nostra Europa.

Roma, 23 marzo - Europédia
Mostra multimediale promossa dal CIDE (Centro nazionale di Informazione e Documentazione europea): un originale ambiente interattivo per esplorare e sperimentare l’idea di Europa unita attraverso il linguaggio dei nuovi media. Partecipa il Ministro per le Politiche europee e il Commercio internazionale Emma Bonino.

Roma, 22–24 marzo - Convegno degli storici europei
Organizzato dal gruppo di collegamento degli storici presso la Commissione europea in collaborazione con l’UMR-IRICE e la Rappresentanza della Commissione europea in Italia: il convegno sarà incentrato sul cammino delle istituzioni comunitarie fino alle sfide del futuro.

Roma, 24 marzo – Cerimonia dell’Unione degli avvocati europei
Alla presenza del Presidente, dei Presidenti Onorari e dei Membri del Comitato Esecutivo dell’U.A.E., Maurice Faure deporrà un omaggio floreale nella Sala degli Orazi e dei Curiazi in Campidoglio, dove cinquant’anni fa fu firmato il Trattato di Roma. Alla cerimonia parteciperà il Vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini.

Rai Tre, 23 marzo – Mi manda Rai Tre su Europa e tutela dei consumatori con la partecipazione della Commissaria europea per la tutela dei consumatori Meglena Kuneva.

Roma, 23 marzo – Sessione plenaria del Comitato delle regioni
Su invito della Regione Lazio, il Comitato delle regioni commemorerà il Cinquantenario a Roma, in occasione della sua 69a sessione plenaria, seguita da una sessione solenne. Parteciperanno il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e la Commissaria Danuta Hübner.

Roma, 23 e 24 marzo – Cinquant’anni d’Europa: Europa anno zero?
Convegno internazionale organizzato dalla Fondazione Alcide De Gasperi in collaborazione con il Sindaco di Roma Walter Veltroni, si svilupperà in tre Tavole Rotonde: “Cinquant’anni d’Europa: ieri, oggi, domani”, “Che fare oggi?” e “L’Europa in un mondo che cambia”. Parteciperanno il Presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, i Commissari Meglena Kuneva e Leonard Orban e il Ministro per le Politiche europee e il Commercio internazionale Emma Bonino.

Roma, 23-25 marzo – Valori e prospettive per l'Europa di domani
Congresso organizzato dalla COMECE (Conferenza Episcopale Europea), con la partecipazione del Presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering, del Vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini e dell’ex Commissario europeo e Presidente dell’Università Bocconi Mario Monti.

Roma, 23 marzo - 27 maggio - Capolavori dell’Arte europea
L’esposizione di capolavori prestati da ciascun paese membro sarà inaugurata solennemente il 23 marzo dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, dal Presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Pöttering, dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, dal Ministro Emma Bonino, dai Presidenti di tutti i Parlamenti dei paesi dell’Unione e dai rispettivi Ministri della Cultura. La mostra sarà aperta al pubblico dal 24 marzo al 27 maggio 2007.

Radio Uno - 24 marzo - La trasmissione InEurop@ ospiterà dalle ore 10.10 alle ore 10.30 Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Roma, 24 marzo – Giochiamo all’Europa
La Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizza, con l’Ufficio d’informazione per l’Italia del Parlamento europeo e il Centro nazionale di informazione e documentazione europea (CIDE), una giornata di comunicazione sull’Europa per i bambini dai 5 ai 12 anni presso Explora, il Museo dei Bambini di Roma. Il Commissario europeo Ján Figel’ inaugurerà ufficialmente una postazione permanente sull’Ue.

Roma, 24 marzo - Notte bianca delle Università di Roma
Le Università di Roma La Sapienza, Tor Vergata, IUSM, Roma Tre, LUISS e Link Campus apriranno le loro porte al pubblico durante la notte e organizzeranno una serie di attività culturali: teatro, musica, fuochi d’artificio, sport. Parteciperanno la Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström e i Commissari Meglena Kuneva e Ján Figel’.

Roma, 24 e 25 marzo – Vertice europeo della gioventù
Giovani di età compresa tra i 18 e 30 anni provenienti da tutti i paesi dell’Ue si incontreranno per affrontare temi cruciali per il futuro dell’Europa, tra cui la globalizzazione, la tutela dell’ambiente, il modello socioeconomico europeo. Il Vertice si svolgerà in parallelo al Vertice europeo di Berlino, che riunirà i capi di Stato e di governo dell’Ue. Parteciperanno il Presidente del Consiglio Romano Prodi, la Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström, il Commissario Ján Figel’, Jeremy Rifkin e Pat Cox.

Giornale Radio RAI, Radio Uno - 25 marzo - Il filo diretto inizierà alle ore 9.00 con collegamenti con le varie capitali europee e in particolare con la città di Berlino, ove saranno presenti i maggiori esponenti dei governi europei e autorità dell’Unione europea. La Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione, sarà in collegamento diretto dal Campidoglio. Lo speciale si concluderà alle ore 12.30.

Roma, 25 marzo – Il villaggio dell’Europa
In occasione del programma del Comune di Roma “Giornata porte aperte del patrimonio europeo a Roma”, presso i Fori Imperiali, le ambasciate dei 27 Stati membri dell’Ue, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, l’Ufficio d’informazione per l’Italia del Parlamento europeo e il Centro nazionale di informazione e documentazione europea (CIDE) animeranno stand informativi e diverse attività per il grande pubblico. Parteciperanno la Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström, Commissari Meglena Kuneva e Leonard Orban e il Ministro Emma Bonino.

Roma, 26 marzo – Incontro con gli astronauti
Organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Agenzia spaziale europea (ESA) e l’Università La Sapienza di Roma. 15 astronauti europei, ricercatori e giovani studenti daranno vita ad un dibattito aperto al pubblico sulle tematiche della ricerca spaziale europea.


20 marzo 2007
Caio Logero
00venerdì 23 marzo 2007 17:50
Ahiahi, mi commuovo a pensare come siano stati più uniti gli europei di allora di quelli d'oggi. Allora tutti parlavano e pensavano all'unione politica... qui ci infanghiamo con faccende solo economiche.
Lux-86
00venerdì 23 marzo 2007 18:13
Re:

Scritto da: Caio Logero 23/03/2007 17.50
Ahiahi, mi commuovo a pensare come siano stati più uniti gli europei di allora di quelli d'oggi. Allora tutti parlavano e pensavano all'unione politica... qui ci infanghiamo con faccende solo economiche.



infatti, il vero pericolo è di diventare schiavi di qualche organizzazione burocratica tipo la BCE. bisognerebbe dare più poteri agli organi eletti tipo il parlamento europeo e fare passi avanti verso l'unificazione militare. se no possiamo sempre rinunciare e tutti a casa [SM=x751530]
Caio Logero
00venerdì 23 marzo 2007 18:16
Sinceramente io vedo l'UE possibile come vera istituzione solo in funzione politica.... e poi (credo) una economia forte si sviluppa meglio in un pease forte.
Riccardo.cuordileone
00venerdì 23 marzo 2007 19:08
L'UE che vorrei dovrebbe essere una confederazione di tutte le nazioni geograficamente europee, esclusa momentaneamente la Russia e se fosse possibile tutti i paesi dell'est e dei balcani (ma purtroppo...).

Ho scritto nazioni e non stati volutamente, ad indicare l'Europa delle cento e più bandiere, dove le nazioni non sono la Francia e la Spagna, ma la Bretagna, l'Occitania, la Catalogna ecc.

Dovrebbe essere una repubblica presidenziale, monocamerale (solo senato), eletta da tutti i cittadini europei autoctoni dai 18 anni in su. Ad ogni nazione dovrebbero essere concessi tot senatori in base alla popolazione e al pil.

Dovrebbe essere economicamente forte, autarchica e imperialista nei confronti del resto del mondo.

Dal punto di vista militare l'UE dovrebbe essere anche qui forte ed imperialista lanciando una nuova ondata di colonialismo, sfruttatore in stile spagnolo e non solidale e controproducenete come quello francese.

Lo scopo in sostanza sarebbe quello di riportare l'Europa al posto che gli spetta, ossia sul trono del mondo.

PS: Per quanto riguarda altre problematiche, ovviamente contro i massoni, le lobby varie, contro la globalizzazione, gli interessi prevaricatori economici e politici ecc ecc. In pratica tutto l'opposto dell'attuale ue.
Caio Logero
00venerdì 23 marzo 2007 19:50
Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 23/03/2007 19.08
L'UE che vorrei dovrebbe essere una confederazione di tutte le nazioni geograficamente europee, esclusa momentaneamente la Russia e se fosse possibile tutti i paesi dell'est e dei balcani (ma purtroppo...).

Ho scritto nazioni e non stati volutamente, ad indicare l'Europa delle cento e più bandiere, dove le nazioni non sono la Francia e la Spagna, ma la Bretagna, l'Occitania, la Catalogna ecc.

Dovrebbe essere una repubblica presidenziale, monocamerale (solo senato), eletta da tutti i cittadini europei autoctoni dai 18 anni in su. Ad ogni nazione dovrebbero essere concessi tot senatori in base alla popolazione e al pil.

Dovrebbe essere economicamente forte, autarchica e imperialista nei confronti del resto del mondo.

Dal punto di vista militare l'UE dovrebbe essere anche qui forte ed imperialista lanciando una nuova ondata di colonialismo, sfruttatore in stile spagnolo e non solidale e controproducenete come quello francese.

Lo scopo in sostanza sarebbe quello di riportare l'Europa al posto che gli spetta, ossia sul trono del mondo.

PS: Per quanto riguarda altre problematiche, ovviamente contro i massoni, le lobby varie, contro la globalizzazione, gli interessi prevaricatori economici e politici ecc ecc. In pratica tutto l'opposto dell'attuale ue.



Concordo assolutamente... l'Europa delle nazioni! Allora sarà Europa. Una volta tanto concordo con te Riccardo. [SM=x751538]
Lux-86
00venerdì 23 marzo 2007 21:23
be' in fin dei conti in Europa gli stati nazionali non servirebbero più, anzi potrebbe essere dannosa una loro sopravvivenza perciò è meglio disgregarli in piccole patrie (anche inventate se necessario)

DIVIDE ET IMPERA [SM=x751547]
Granduca di Milano
00sabato 24 marzo 2007 09:51
Non c'è bisogno di inventarle sono sempre esistite e poi gli stati centralisti sono già da parecchio in crisi e non vogliono mollare i loro interessi particolari, cioè le poltrone. [SM=x751524]
=Mimmoxl=
00sabato 24 marzo 2007 09:57
Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 23/03/2007 19.08
L'UE che vorrei dovrebbe essere una confederazione di tutte le nazioni geograficamente europee, esclusa momentaneamente la Russia e se fosse possibile tutti i paesi dell'est e dei balcani (ma purtroppo...).

Ho scritto nazioni e non stati volutamente, ad indicare l'Europa delle cento e più bandiere, dove le nazioni non sono la Francia e la Spagna, ma la Bretagna, l'Occitania, la Catalogna ecc.

Dovrebbe essere una repubblica presidenziale, monocamerale (solo senato), eletta da tutti i cittadini europei autoctoni dai 18 anni in su. Ad ogni nazione dovrebbero essere concessi tot senatori in base alla popolazione e al pil.

Dovrebbe essere economicamente forte, autarchica e imperialista nei confronti del resto del mondo.

Dal punto di vista militare l'UE dovrebbe essere anche qui forte ed imperialista lanciando una nuova ondata di colonialismo, sfruttatore in stile spagnolo e non solidale e controproducenete come quello francese.

Lo scopo in sostanza sarebbe quello di riportare l'Europa al posto che gli spetta, ossia sul trono del mondo.

PS: Per quanto riguarda altre problematiche, ovviamente contro i massoni, le lobby varie, contro la globalizzazione, gli interessi prevaricatori economici e politici ecc ecc. In pratica tutto l'opposto dell'attuale ue.



Insomma uno stato replicato dal 1200 ad oggi...
E menomale che siamo evoluti negli ultimi 1000 anni...
Pensa te se eravamo rimasti come allora...
Lpoz
00sabato 24 marzo 2007 10:12
Re:

Scritto da: Caio Logero 23/03/2007 18.16
Sinceramente io vedo l'UE possibile come vera istituzione solo in funzione politica.... e poi (credo) una economia forte si sviluppa meglio in un pease forte.




eppure la germania si è unita prima economicamente e poi politicamente...

Riccardo.cuordileone
00sabato 24 marzo 2007 10:25
Re:

Scritto da: =Mimmoxl= 24/03/2007 9.57
Insomma uno stato replicato dal 1200 ad oggi...
E menomale che siamo evoluti negli ultimi 1000 anni...
Pensa te se eravamo rimasti come allora...


Farei piuttosto un paragone con la Gran Bretagna ottocentesca.
Caio Logero
00sabato 24 marzo 2007 11:11
Re: Re:

Scritto da: Lpoz 24/03/2007 10.12



eppure la germania si è unita prima economicamente e poi politicamente...




ma senza Bismarck l'avrei vista dura [SM=x751525]
Lux-86
00sabato 24 marzo 2007 12:40
il progetto è simile a quello tedesco, ma in Germania c'era la Prussia che, essendo lo stato egemonico e più forte, guidava il processo di unificazione. Nella UE attuale non c'è nulla di simile. A meno che uno stato non si metta a fare come il Piemonte [SM=x751545]
Caio Logero
00sabato 24 marzo 2007 12:46
allora
Avanti italiani, mettiamo KO i nostri noiosi quanto inetti politici e guidiamo noi fucili in canna la nascita europea...
Lpoz
00sabato 24 marzo 2007 14:15
Re:

Scritto da: Lux-86 24/03/2007 12.40
il progetto è simile a quello tedesco, ma in Germania c'era la Prussia che, essendo lo stato egemonico e più forte, guidava il processo di unificazione. Nella UE attuale non c'è nulla di simile. A meno che uno stato non si metta a fare come il Piemonte [SM=x751545]



bhe, abbiamo bisogno dei francesi e di un eroe dei due mondi per concludere qualche cosa [SM=x751545] [SM=x751545]
DarkWalker
00sabato 24 marzo 2007 15:39
Beh insomma, giacchè l'Italia è messa proprio male, spero molto nell'Europa!
Tuttavia sono molto scettico, è innegabile che in questi ultimi tempi ci sia stata una battuta di arresto, però adesso dovrebbe essere ora di ingranare e ripartire, invece le uniche cose che sono usccesse sono state l'entrata quasi in massa dei paesi orientali che ha solo creato perplessità a scontento, ovvero, la risposta sbagliata.
La sfida di una Europa come un unico Stato è ambiziosa, non impossibile ma certamente molto difficile.
La parabola discendente deve essere fermata ora, o dop potrebbe essere troppo tardi. Invece che stare tutto il tmepo a dibattere su questioni minime come proibirie i forni a legna e simili, bisognerebbe individuare e risolvere i grandi problemi che bloccano un più forte grado di unione
Suppiluliumas
00sabato 24 marzo 2007 17:13
L'integrazione politica è strettamente legata con quella economica (come la storia stessa dell'Unione insegna) quindi bisognerebbe cercare prima di unificare economicamente i Paesi (o nazioni) dentro l'Euro magari con una unica politca economica (o quanto più simile). Poi quando si avrà una Europa "forte" si potrà procedere avanti integrando gradualmente anche gli altri.
Condivido sul dare maggiore potere al Parlamento Eurpoeo in quanto espressione dei cittadini.
Il problema è che ciò toglierebbe ulteriore sovranità agli Stati e i governanti sono troppo legati al loro potere per lasciarlo.
Caio Logero
00sabato 24 marzo 2007 19:59
economica sì, ma
Io penso che sia prioritaria l'unione politica. Con unica solida direzione cambierebbe tutto.
Granduca di Milano
00domenica 25 marzo 2007 09:42
Gli stati attuali non cederanno mai i loro poteri a un vero governo centrale, per loro basta un parlamento ridicolo che prende decisioni inutili e ridicole, [SM=x751538]
Caio Logero
00domenica 25 marzo 2007 10:42
Re:

Scritto da: Granduca di Milano 25/03/2007 9.42
Gli stati attuali non cederanno mai i loro poteri a un vero governo centrale, per loro basta un parlamento ridicolo che prende decisioni inutili e ridicole, [SM=x751538]



E' proprio quello che ritengo sia più pericoloso... con lo schermo di aspettare la crescita economica l'UE non si fa più!
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