divinazione

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Sybyl
00domenica 22 ottobre 2006 04:23
Non so se questo argomento sia già stato affrontato, se lo è stato vi pregherei di segnalarmi il link della discussione [SM=x69324] .

La mia è più che altro una domanda, e cioè mi chiedevo come il paganesimo affronti l'idea della divinazione, a prescindere dal mezzo e dal metodo.
Il futuro è o non è già scritto?
Se non è scritto, cosa in cui personalmente credo, "cosa" esattamente vedono le carte (o le rune, o...)?

E più importante ancora, in che modo effettivamente vengono fatte le divinazioni? quali forze ed entità coinvolgono?
)Tisifone(
00mercoledì 25 ottobre 2006 19:38
Sybyl,
perdonami se prispondo solo ora ad un post che trovo in effetti
molto interessante.

Personalmente non pratico la divinazione con Tarocchi o Rune
anche se da questo Samhain ho come scopo personale
di iniziare uno studio approfondito dei primi.

DI solito uso L'I-Ching, anche detto Libro dei Mutamenti
poichè nella divinazione viene interpretata la situazione contingente e poi dato un consiglio su come affrontarla ed eventualmente mutarla...

Penso che i Tarocchi funzionino sugli stessi piani
ma non so dirti quali forze entrino in gioco,
oltre ovviamente noi stessi e il nostro interagire con le carte
o le Rune.

Spero che qualcuno possa darti una risposta più esaustiva.

Quindi, divinatori del Forum [SM=x69343]
a voi la parola... [SM=x69333]

Tis [SM=x69326]



[Modificato da )Tisifone( 25/10/2006 19.39]

il-Cosmopolita
00giovedì 26 ottobre 2006 11:07
re:
Raramente utilizzo i Tarocchi e quasi esclusivamente per me; anche se sono affascinanti per via del loro contenuto
simbolico e archetipico, e possono essere, IMHO, una delle tante dimostrazioni della teoria della sincronicità proposta da Jung;

Anche l’I Ching suffraga questa sua teoria; a tal riguardo, difatti Jung scrisse la prefazione di un libro su di essi, che possono essere considerati come una specie di tarocchi orientali ;
anche se, sempre secondo la mia modestissima opinione, i tarocchi occidentali nascono con tutt’altro intento;
comunque,a riguardo dell'I Ching egli scrive:

"...l'inventore dell'I Ching, chiunque sia stato, era convinto che l'esagramma elaborato in un dato momento coincideva con questo momento anche nella qualità, e non soltanto nel tempo. Per lui l'esagramma era l'esponente del momento in cui si realizzava - più ancora di quanto potessero esserlo l'ora segnata dall'orologio o i dati risultanti dal calendario - in quanto l'esagramma era concepito come un indicatore della situazione essenziale prevalente al momento della sua origine.

"Questa teoria implica un certo strano principio che io ho denominato sincronicità, un concetto che formula un punto di vista diametralmente opposto a quello della causalità. Quest'ultimo, essendo una verità meramente statistica e non assoluta, è una specie di ipotesi di lavoro sul modo in cui gli eventi evolvono l'uno dall'altro, mentre la sincronicità considera particolarmente importante la coincidenza degli eventi nello spazio e nel tempo, scorgendovi qualche cosa di più che il mero caso, e cioè una peculiare interdipendenza degli eventi oggettivi tra loro, come pure tra essi e le condizioni soggettive (psichiche) dell'osservatore o degli osservatori..."

)Tisifone(
00giovedì 26 ottobre 2006 13:34

difatti Jung scrisse la prefazione di un libro su di essi



Cosmo...
secondo te
quale edizione ho nella mia libreria?

Molto esaustiva.

Trovo però che la sincronicità non sostituisca la causalità
ma che esse si compenetrino o prevalagano l'una sull'altra
a seconda del cont

Tis [SM=x69326]



VentoArgentato
00giovedì 26 ottobre 2006 13:56
Re:

Scritto da: Sybyl 22/10/2006 4.23
Se non è scritto, cosa in cui personalmente credo, "cosa" esattamente vedono le carte (o le rune, o...)?



Io uso molto i Tarocchi nella divinazione, e posso dirti che ormai da anni ho preso l'abitudine, quando li consulto per qualcuno, di fare sempre una piccola premessa, e cioè di non vivere la divinazione come ciò che accadrà a prescindere perchè quel che io "leggo" nelle carte è ciò che con più probabilità si verificherà partendo dalla situazione presente. In altre parole non leggi in un futuro predefinito statico, immobile, ma di qualcosa in movimento che viene però modellato nell'energia del presente.
il Cosmopolita
00giovedì 26 ottobre 2006 15:43
Re:

Scritto da: )Tisifone( 26/10/2006 13.34
Cosmo...
secondo te
quale edizione ho nella mia libreria?



[SM=x69315] [SM=x69315]



Trovo però che la sincronicità non sostituisca la causalità
ma che esse si compenetrino o prevalagano l'una sull'altra
a seconda del cont



infatti non la sostituisce, in quanto la sincronicità è diversa dalla causalità...



Alabastrus
00giovedì 26 ottobre 2006 17:42
le carte sono fatte di carta

Scritto da: Sybyl 22/10/2006 4.23
Il futuro è o non è già scritto?
Se non è scritto, cosa in cui personalmente credo, "cosa" esattamente vedono le carte (o le rune, o...)?



Le carte sono fatte di carta [SM=g27776] non vedono e non provano niente..

E' lo spirito del cartomante che, per mezzo delle carte, si libera momentaneamente dei vincoli della materialità, in misura tale da essere in grado di conoscere il futuro.

Dunque tutto è già scritto o tutto è ancora da scrivere? Se è vero che ogni effetto ha una causa, è vero anche che il futuro è già scritto, nel senso che il futuro altro non è che è la logica conseguenza delle cause già in atto nel presente. Secondo questa logica, le carte servono a rilevare una causa presente X (effetto a sua volta di un'altra causa Z appartenente al passato) e un effetto Y. Uno può dunque cambiare il futuro, agendo su X, ad esempio con un atto di deliberata volontà. Resta da stabilire però se questo eventuale atto di volontà, variabile apparentemente endogena del sistema, sia veramente indipendente o se piuttosto sia dovuto anch'esso al altre cause preesistenti che l'hanno prodotto. Se è indipendente (come io penso che sia, entro un certo limite), allora il futuro si può cambiare volontariamente (sempre entro un certo limite) e dunque non è completamente scritto.. se non lo è, allora il futuro è già scritto tutto nei minimi dettagli e qualunque cosa accada da qui all'eternità era prestabilita dalla logica della causalità. Visto che non è possibile stabilire con esattezza se la volontà personale sia o non sia completamente indipendente, direi che la domanda resta senza una risposta certa, ed è meglio così! [SM=g27768]


E più importante ancora, in che modo effettivamente vengono fatte le divinazioni? quali forze ed entità coinvolgono?



In qualunque modo vengano fatte le divinazioni, lo spirito viene sempre coinvolto. Non pensare che la "magia" stia negli strumenti: è da superstiziosi e da ignoranti, a mio modo di vedere le cose. Le entità coinvolte possono essere innumerevoli e di varia specie. Si va dallo spirito guida dello stesso cartomante, agli spiriti amici del consultante.. non c'è niente di prestabilito: in genere è l'intenzione e l'attitudine personale (etica/morale) del cartomante che attira le entità. Chi pratica la divinazione per lucro approfittandosi delle difficoltà altrui, attirerà entità che simpatizzano con quel modo di agire. Chi la pratica per favorire l'evoluzione spirituale altrui ed essergli disinteressatamente d'aiuto, sarà più facilmente assistito invece da entità che operano per lo stesso fine.
Sybyl
00sabato 28 ottobre 2006 15:10
Re: le carte sono fatte di carta
QUOTE]Scritto da: Alabastrus 26/10/2006 17.42


Le carte sono fatte di carta [SM=g27776] non vedono e non provano niente..



Questo lo condivido in pieno. Non ho mai pensato che lo strumento fosse particolarmente rilevante nella divinazione. Lo considero un mezzo, un tramite, un canale. Ma non una fonte di qualsivoglia verità o scoperta.



E' lo spirito del cartomante che, per mezzo delle carte, si libera momentaneamente dei vincoli della materialità, in misura tale da essere in grado di conoscere il futuro.



Questo potresti spiegarmelo meglio perfavore? Detto così è un po' vago..


...Uno può dunque cambiare il futuro, agendo su X, ad esempio con un atto di deliberata volontà. Resta da stabilire però se questo eventuale atto di volontà, variabile apparentemente endogena del sistema, sia veramente indipendente o se piuttosto sia dovuto anch'esso al altre cause preesistenti che l'hanno prodotto. Se è indipendente (come io penso che sia, entro un certo limite), allora il futuro si può cambiare volontariamente (sempre entro un certo limite) e dunque non è completamente scritto.. se non lo è, allora il futuro è già scritto tutto nei minimi dettagli e qualunque cosa accada da qui all'eternità era prestabilita dalla logica della causalità. Visto che non è possibile stabilire con esattezza se la volontà personale sia o non sia completamente indipendente, direi che la domanda resta senza una risposta certa, ed è meglio così! [SM=g27768]



Queste righe adombrano tremila anni di dibattito filosofico sul determinismo [SM=g27777]
Il punto è che nel determinismo o ci credi o no. Non esistono mezze misure. Perchè un qualsiasi atto di volontà dovrebbe essere differente da un altro?
Se in ogni atto di volontà potessi spezzare i vincoli della causalità allora il determinismo non avrebbe senso, se alcuni atti possono ed altri no, allora bisognerebbe che fosse chiaro in cosa risiede la differenza.
In un altro topic di questo forum ho accennato al modo in cui ho condotto la mia ricerca spirituale, dicendo che esiste una lista delle cose in cui non posso fare a meno di credere. Una di queste cose è il principio di indeterminazione.
Io credo che la causalità sia legata a tale principio. Credo cioè che la causalità abbia una forte componente probabilistica, con ampiezze di probabilità tali da rendere praticamente certe (ma mai assolutamente certe) alcune previsioni (se lascio un oggetto a mess'aria cadrà). Io lo chiamo determinismo quantistico ed è legato, se vogliamo, all'idea che ogni elettrone di ogni singolo atomo di materia, abbia in ogni istante infintesimo, un margine piccolissimo di probabilità di compotarsi diversamente da come atteso per le condizioni di partenza del sistema.


Si va dallo spirito guida dello stesso cartomante, agli spiriti amici del consultante.. non c'è niente di prestabilito: in genere è l'intenzione e l'attitudine personale (etica/morale) del cartomante che attira le entità. Chi pratica la divinazione per lucro approfittandosi delle difficoltà altrui, attirerà entità che simpatizzano con quel modo di agire. Chi la pratica per favorire l'evoluzione spirituale altrui ed essergli disinteressatamente d'aiuto, sarà più facilmente assistito invece da entità che operano per lo stesso fine.



Ecco, questo mi interessa molto, perchè su spiriti ed entità immateriali ho le idee terribilmente confuse ed aspetto che prima o poi qualcuno mi dia una mano a chiarirmele.
Cos'è, chi è uno spirito guida??

Io ho le mie teorie sulla divinazione, spaventosamente fatte in casa, e tarate su me stessa e le mie...chiamiamole "qualità".
Ma sarei molto felice di confrontarle con quelle di chi già pratica una religione della quale io mi considero al confine fra simpatizzante e neofita.

Alabastrus
00giovedì 2 novembre 2006 16:25

Ciao Sybil, perdona il ritardo nella risposta.. [SM=g27774]



E' lo spirito del cartomante che, per mezzo delle carte, si libera momentaneamente dei vincoli della materialità, in misura tale da essere in grado di conoscere il futuro.




Questo potresti spiegarmelo meglio perfavore? Detto così è un po' vago..



Ok [SM=g27768] Il discorso parte da una prospettiva spiritualista. L'anima (lo spirito, la coscienza di esistere) di ognuno è un qualcosa che è presente prima del corpo e a prescindere da esso. Il vincolo della materialità, il fatto di servirsi di un veicolo (il corpo) per fare la sua esperienza del mondo fisico, inibisce i sensi che l'anima avrebbe in altri piani di esistenza in cui facoltà come quella della divinazione sono possibili. Lo spirito che si trova a vivere la materia è limitato dai confini del corpo e soggetto alle dinamiche dello spazio-tempo e dunque non è pienamente operativo. L'uso di determinati strumenti nela pratica della divinazione (ma io direi pure qualsiasi altra forma di "magia") permette di distogliere (più o meno profondamente) l'attenzione mentale dai 5 sensi del piano fisico e di compenetrare per un attimo (o per più tempo, a seconda dell'abilità) in piani di esistenza superiori, dove la materia è meno densa, dove non esiste il vincolo dello spazio-tempo e dove dunque lo spirito è più libero di operare "a pieno regime".


...Uno può dunque cambiare il futuro, agendo su X, ad esempio con un atto di deliberata volontà. Resta da stabilire però se questo eventuale atto di volontà, variabile apparentemente endogena del sistema, sia veramente indipendente o se piuttosto sia dovuto anch'esso al altre cause preesistenti che l'hanno prodotto. Se è indipendente (come io penso che sia, entro un certo limite), allora il futuro si può cambiare volontariamente (sempre entro un certo limite) e dunque non è completamente scritto.. se non lo è, allora il futuro è già scritto tutto nei minimi dettagli e qualunque cosa accada da qui all'eternità era prestabilita dalla logica della causalità. Visto che non è possibile stabilire con esattezza se la volontà personale sia o non sia completamente indipendente, direi che la domanda resta senza una risposta certa, ed è meglio così! [SM=g27768]




Queste righe adombrano tremila anni di dibattito filosofico sul determinismo [SM=g27777]
Il punto è che nel determinismo o ci credi o no. Non esistono mezze misure.



Esiste la via del determinismo relativo. Personalmente non credo al caso come lo intende la scienza, cioè come ad un evento primo di una causa logica, neanche se riguarda una piccolissima particella, che certamente può comportarsi in maniera diversa da quella che era attesa, ma non senza un perchè. Riconosco la legge di causa-effetto, all'interno della quale si inserisce la possibilità che la volontà personale sia una con-causa che contribuisce, insieme alle altre, a produrre un certo effetto.


Perchè un qualsiasi atto di volontà dovrebbe essere differente da un altro?



Perchè esercitando la volontà noi, che siamo spirito ancorato alla materia (che è anch'essa energia addensata) e che siamo tutti appartenenti ad un Tutto e quindi collegati con tutto ciò che esiste, creiamo a nostra volta un'energia che si manifesterà ineluttabilmente, a seconda dell'intensità del nostro sentimento.
Questa non è una semplice opinione (peraltro nota da sempre in ambito esoterico), ma ormai è scienza: sono già stati fatti esperimenti in cui è stato dimostrato che col pensiero è possibile influenza anche a distanza l'attività cellulare. E' solo questione di tempo e ciò che la spiritualità ha sempre sostenuto sarà confermato anche dalla scienza (e naturalmente perderà il suo alone di mistero e di sacralità [SM=g27777]).


Se in ogni atto di volontà potessi spezzare i vincoli della causalità allora il determinismo non avrebbe senso, se alcuni atti possono ed altri no, allora bisognerebbe che fosse chiaro in cosa risiede la differenza.



La differenza risiede nell'intensità dell'energia. Maggiore è la volontà, maggiore è l'energia che essa produce, maggiori sono le possibilità che si manifesti concretamente.


Si va dallo spirito guida dello stesso cartomante, agli spiriti amici del consultante.. non c'è niente di prestabilito: in genere è l'intenzione e l'attitudine personale (etica/morale) del cartomante che attira le entità. Chi pratica la divinazione per lucro approfittandosi delle difficoltà altrui, attirerà entità che simpatizzano con quel modo di agire. Chi la pratica per favorire l'evoluzione spirituale altrui ed essergli disinteressatamente d'aiuto, sarà più facilmente assistito invece da entità che operano per lo stesso fine.




Ecco, questo mi interessa molto, perchè su spiriti ed entità immateriali ho le idee terribilmente confuse ed aspetto che prima o poi qualcuno mi dia una mano a chiarirmele.
Cos'è, chi è uno spirito guida??



Su spiriti ed entità immateriali ci sarebbe da aprire non solo una discussione, ma un intero forum a parte [SM=g27776] Comunque, dicesi spirito guida una qualunque entità che.. faccia da guida [SM=x69315] seguendo e assistendo una persona in certi momenti piuttosto che in altri. Teoricamente tutti gli spiriti possono essere spiriti-guida.. Nella categoria degli spiriti guida, rientrano anche gli spiriti guida personali, l'equivalente dell'angelo custode cattolico, entità che ci seguono dalla nascita assistendoci nell'adattamento al piano di vita fisico, (con cui spesso i bambini parlano) e che crescendo, ci lasciano sempre più liberi di vivere la nostra esperienza, restandoci però sempre vicini, a vegliare, a suggerire, a dare segni, che perlopiù non cogliamo.


Io ho le mie teorie sulla divinazione, spaventosamente fatte in casa, e tarate su me stessa e le mie...chiamiamole "qualità".



..e che sicuramente saranno anche le migliori e le più veritiere, perchè si basano sulla tua esperienza, quella che nessun altro può fare al posto tuo.. [SM=x69342]

DeepBlue7573
00giovedì 2 novembre 2006 18:00
Re:

Scritto da: Sybyl 22/10/2006 4.23
Non so se questo argomento sia già stato affrontato, se lo è stato vi pregherei di segnalarmi il link della discussione [SM=x69324] .

La mia è più che altro una domanda, e cioè mi chiedevo come il paganesimo affronti l'idea della divinazione, a prescindere dal mezzo e dal metodo.
Il futuro è o non è già scritto?
Se non è scritto, cosa in cui personalmente credo, "cosa" esattamente vedono le carte (o le rune, o...)?

E più importante ancora, in che modo effettivamente vengono fatte le divinazioni? quali forze ed entità coinvolgono?



Sai, secondo il mio punto di vista, il futuro non esiste come "flusso" già predisposto e non è altro che una conseguenza di tutto l'insieme delle azioni effettuate in passato e di quelle in atto ed organizzate nel presente. Il concetto che personalmente seguo è: "Siamo figli del nostro passato e padri nel nostro futuro".
Dalla mia esperienza, quello che le rune "rivelano" non è il futuro ma un probabile esito se le cose "fotografate" in quel preciso istante non dovessero cambiare. L'esito di una divinazione non è assolutamente "quello che sarà", non è "il futuro" proprio per il fatto che il futuro non esiste.
La mia esperienza si basa sulle rune e l'esito che loro rivelano è un consiglio, ti dicono ciò che stà accadendo (non sempre cosa evidente) e ti rivelano ciò che potrebbe accedere se tutto rimanesse invariato. Sta poi nella sensibilità di chi effettua la divinazione interpretare il consiglio ed adeguarlo alla domanda posta in modo da trarne il beneficio.
Credere in un futuro prestabilito è la cosa (secondo il mio punto di vista) più svilente ed inrispettosa che si possa effettuare nei confronti di un essere umano. Non accetto di vivere come in un film. [SM=g27768]
Spero di esserti stato d'aiuto... sono a tua disposizione per qualsiasi dubbio... incertezza... perplessità. [SM=g27768]
BrightMoonLight
00domenica 5 novembre 2006 04:36
la risposta di Alabastrus mi ha molto colpita, perchè a me succedeva una cosa simile quando facevo i tarocchi anni fa.

Non era una cosa conscia, ma mi capitava quasi sempre di sentire come leggere una sequenza di carte, sentivo quale significato dare alla carta in quel determinato momento.. era una sensazione molto forte simile ad una ispirazione.....

Mi consola avere avuto una spiegazione un pò più dettagliata, perchè quella sensazione mi spaventava parecchio e mi ha fatto smettere di farli

grazie

Moon
titti.sunny
00venerdì 1 dicembre 2006 15:56
...bhe io utilizzo il pendolo... non so se lo conosci o lo pratichi, comunque penso che il Destino esista ma dire che il futuro è già pianificato mi rimane un po' difficile... [SM=g27774]

bacio [SM=g27768]


Ghaladh
00sabato 2 dicembre 2006 01:55
Alabastrus... era da un po' che non mi succedeva di dirlo: sono pienamente d'accordo con te! [SM=x69315] Accidenti, non mi hai lasciato nulla da aggiungere! [SM=x69324]

[SM=x69333] secchione [SM=x69333]

[SM=x69341]
Edhoras
00domenica 11 febbraio 2007 14:24
personalmente credo che ognuno di noi sia quì per un determinato scopo,e che la sua strada sia già stata tracciata,noi determiniamo soltanto la modalità del cammino che andiamo ad intraprendere....lascio spiegazioni che non sono scientificamente dimostrabili,come invece qui qualcuno vuol fare apparire,agli illusi uomini di scienza(e tra questi mi ci metto pure io,i quali non si accorgono che ad una nuova scoperta corrisponde una nuova domanda)...non vado a toccare poi il fattore psiche nei suoi vari piani,conscio,subconsio ed ego,(potremmo citare poi le interessanti teorie di Freud e del suo discepolo Jung,ma credo che finiremmo con un colossale minestrone senza sale)siam troppo mentali e cerchiamo di spiegare tutto a ragion di logica....Solo una domanda,ma secondo voi i pagani cercavano alle loro origini spiegazioni di quel che accadeva in modo cosi accanito?non sò a voi ma a me questi ultimi post lasciano un bel po' perplesso,se cercate risposte scientifiche non venite quì,ci sono siti accademici specifici di un paio di università degli states(ovviamnte sono in inglese)che possono darvi chiarimenti su quasi tutto(o forse confondervi ancora di più)...


Heledd
00domenica 11 febbraio 2007 15:14

Solo una domanda,ma secondo voi i pagani cercavano alle loro origini spiegazioni di quel che accadeva in modo cosi accanito?non sò a voi ma a me questi ultimi post lasciano un bel po' perplesso,se cercate risposte scientifiche non venite quì



Direi di si. Certo, i pochi eletti che avevano la cultura adeguata per poterlo fare. Ci sono trattati di ecologia, astronomia, nonchè tentativi di spiegare la materia in modo chimico-fisico, risalenti al periodo classico ed anche prima. A quanto ne so l'accostamento fra religione/filosofia e logica/empiricità era proprio una peculiaretà delle religioni pagane. Cosa che non si può dire per le religioni abramitiche.
Il cercare risposte logiche ai fenomeni è normale, il problema è quando si è convinti di possedere le verità uniche, assolute e definitive, siano puramente dogmatiche oppure scientifiche.
Faltea
00lunedì 12 febbraio 2007 22:23
Re:

Scritto da: Heledd 11/02/2007 15.14

Solo una domanda,ma secondo voi i pagani cercavano alle loro origini spiegazioni di quel che accadeva in modo cosi accanito?non sò a voi ma a me questi ultimi post lasciano un bel po' perplesso,se cercate risposte scientifiche non venite quì



Direi di si. Certo, i pochi eletti che avevano la cultura adeguata per poterlo fare. Ci sono trattati di ecologia, astronomia, nonchè tentativi di spiegare la materia in modo chimico-fisico, risalenti al periodo classico ed anche prima. A quanto ne so l'accostamento fra religione/filosofia e logica/empiricità era proprio una peculiaretà delle religioni pagane. Cosa che non si può dire per le religioni abramitiche.
Il cercare risposte logiche ai fenomeni è normale, il problema è quando si è convinti di possedere le verità uniche, assolute e definitive, siano puramente dogmatiche oppure scientifiche.



[SM=g27768] quoto [SM=g27768]
Preciosa
00mercoledì 28 febbraio 2007 16:21
Io credo che il nostro fururo sia "scritto " in qualche modo ma solo in un senso generale e che le scelte e le vie spettano a noi. E' un po come per dire.. che io devo andare nel centro di una città partendo dalla pereferia. Ci sono tanti i modi in cui posso arrivarci.. cosi come sono molteplici le strade che posso percorrere. Alcune facili e veloci, altri tortuosi , fatticose e lenti..e non sempre alla fine ci si arriva, perchè lungo la strada posso decidere anche di fermarmi e non muovermi più. Ma nel mio futuro c'è questo arrivo è una cosa che posso e dovrei fare . Dalla mia esperienza so che noi non siamo mai soli e che c'è sempre qualcuno pronto ad aiutarci e indicarci la strada e la meta da raggiungere e la divinazione fa parte di questi aiuti. La divinazione (almeno per me) serve per darci speranza (quando sa il caso) o per risparmiarci il tempo nel caso stessimo per prendere la strada sbagliata... è un po come la segnalettica stradale, che ci avvisa e aiuta ad arrivare a destinazione.
Auson Jano
00giovedì 1 marzo 2007 12:25
Re:
[SM=x69330]
Juri.Icaro84
00mercoledì 14 marzo 2007 21:01
Io utilizzo sia le rune (nella maggior parte dei casi) sia il pendolo (se voglio trocare qualcuno o qualcosa, non tantocome vera e propria divinazione)...
Devo dire che danno risultati interessanti
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