00 20/03/2008 14:17
Re:
loulou_jq, 20/03/2008 9.06:

riprendo questa domanda di emma per riproporla, anche perchè mi ha ricordato un episodio del mio periodo universitario, quando mi trovai a dover leggere guerra e pace e, alle mie lamentele sulla mole del roamnzo, una compagna di corso mi prese bonariamente in giro "ma che, ti sei letta il libro?!? io ho visto il film: 2 ore e passi la paura!"

lasciando perdere gli scrittori contemporanei (che non conosco), inizio subito con la mia lista dei libri troppo lunghi:
i fratelli karamazov (mai finito)
i miserabili (mai finito)
il nome della rosa (mai finito)


I libri hanno un proprio respiro, impongono un passo. Bisogna capirlo, e adeguarsi. Nessun libro è mai troppo lungo, come nessuna escursione in montagna: gambe in spalla e via.
Si può decidere però di non proseguire nella lettura a prescindere dalla lunghezza. Una volta insistevo, adesso sono meno masochista e penso che un libro debba essere un piacere e non un dovere. Il nome della rosa l'ho letto tutto e con gusto; ho invece mollato Memoriale del convento di Saramago, decisamente più breve, perché era una pizza. A teatro, qualche settimana fa, ho retto solo il primo atto di Le tre sorelle: tre ore e trequarti di rappresentazione erano superiori alle mie forze (e la compagnia teatrale mediocre). Però non sono mai uscito anzitempo da un cinema...