è maggio....così dice la tradizione, ma quest’anno mi sembra più vero degli altri anni, sarà che le mie rose sono per la prima volta libere da quegli orribili bacherozzi che si nutrivano del bocciolo e le facevano appassire anzitempo, sarà che domenica scorsa, dopo la visita al centro moutan, specializzato in peonie,
con la mamma siamo andate a una mostra di rose in un castello antico e così mi sono appassionata a questo fiore, finora da me ingiustamente considerato banale… ho scoperto che così non è, che ci sono infinite varietà ottenute partendo dalla rosa botanica, che è più antica dell’uomo…. Forse non sapremo mai se è nato prima l’uovo o la gallina, ma ora so che prima è nata la rosa e poi è nato l’uomo affinché potesse coglierla e infine è nata la donna che la doveva ricevere in dono (questa me la potrebbero anche rubare per inserirla tra le frasi romantiche, tanto è idiota
)
Cmq sono stata colta da un vero e proprio raptus, lunedì dopo aver fatto una ricerca su internet, mi stavo per lanciare nella sperimentazione di nuovi ibridi, facendo accoppiare due rose diverse, ma poi ci ho rinunciato… un amico mi consiglia di comprare gardenia di questo mese, che ha in allegato un’enciclopedia sulle rose, ma il volume è andato esaurito appena uscito… non sapendo come sfogare la nuova passione decido di darmi alla caccia di rose antiche, più piccole e profumate delle moderne…
sono subito premiata dal caso che mi fa imbattere in una rosellina tipica delle nostre campagne, armata di zappa ne prelevo qualche rametto che trapianto a casa con tutte le cure, intanto incarico il vicino di procurarmi una piccola vanga da portare sempre in auto… questo we mi sono tenuta libera da ogni impegno: mi aggirerò armata per i casali abbandonati delle nostre campagne…