00 07/09/2010 14:46
quarto giorno:

uh, che tardi!serata divertente, due film interessanti e divertenti: potiche del francese ozon. io temo i film francesi, lo confesso, lo scorso anno ne ho visti tre in tre sere di fila ed è stato quasi un incubo...ed invece questo è divertente, ironico, una leggera commedia sui rapporti uomo donna, su tradimenti familiari ela voglia di una donna che si riscopre utile senza esser più una potiche, una statuina.la denevue è incantevole nel film, molto comico il marito e affasciannte depardieu: alla fine l'amore vince, eccome:-)

poi attesa per il film documentario di john turturro: non amo la musica popolare, quella napoletana poi, sì, ranieri, sergio bruni, nemmeno carosone, ecco.ma turturro ha messo insieme una compagnia di cantanti che diventano attori -alcuni lo sono già, però- davvero interessante: una moltitudine di suoni, movimenti e colori davvero fantastica:) per chi ama la musica questo è un esperimento davvero imperdibile: coniugata scelta di musiche ed interpreti, la contaminazione mediorentale è contagiosa e il film scivola come niente, vola e le note rimangono addosso, per un po..oO(chissà se si può fare un esperimento simile con la biondina in gondoeta...ma mi sa che la passione -titolo anche del film- napoletana giochi un ruolo davvero importante. non che noi non siamo passionali, ma abbiamo una diversa tradizione popolare, meno drammatica ecco.


quinto giorno:

oggi ero in ostaggio al lido -regata storica- ma ho visto solo due film di cui uno davvero bello, ma bello perchè è stato fatto con intelligenza e rispetto ecco, sì, rispetto.
20 sigarette del giovane amedei, un superstite, civile, dell'attentato a nassiriya nel 2003
sono 20 sigarette quelle che aureliano fuma tra il momento dell'arrivo in iraq e la sigaretta prima di non morire. mentre un bambino gli muore addosso.
arriva in zona di guerra tra mille perplessità e li incontra uomini in missione di pace, che credono a quel che fanno, alcuni non lo fanno solo per denaro.
ecosì scopre giovani uomini come lui, con cuore, che lo accolgono e che poi moriranno il giorno dopo.
accade tutto in un attimo, lui si salva e, tornato in italia, scopre le menzogne
questo film mi ha emozionato e lasciato molto, altro che miral: nel film di schnabel la protagonista era lei -la jebreal mimetizzata in miral- la questione ebreo-palestinese era un contornomentre qua la guerra era presente, c'era ed è il motivo del film.
la guerra -non riesco a chiamarla missione di pace- non è uguale per tutti, inaridisce alcuni e umanizza altri. e amedei ha ben evidenziato il lato umano dei militari uccisi: questo mi è piaciuto. è stato giusto, nonstante l'enorme voragine lasciatali da quel camion rosso lui ha riconosciuti l'uomo giusto e questo è rispetto. e si respira il dolore provato, non solo fisico, credo sia un'esperienza terribile quella che ha passato questo giovane regista, sì; bravo, bel film, assolutamente consigliato.
(poi ho chiaccherato con aureliano -ho discusso un po della terapia antalgica, dell'uso degli oppiacei e lui mi ha presentato chi lo impersonava, vinicio marchioni, grande freddo della serie tv romanzo criminale.


poi il cinese: sarà telegrafica: non è il mio genere, il regista è lo stesso dei pugnali volanti, non mi piacciono molto i film d'azione simil magia-fantasia-etc...ma oggettivamente una buona regia e, se si vuole, anche un bel thriller, l'unica cosa che mi ha preso è il giallo nelle evoluzioni dei protagonisti.


sesto giorno:

allora: dedico questa nota all'uomo che è stato assassinato nel cilento, non si può morire per onestà, no.
angelo vassallo, ammazzato dalla camorra oggi, giorno di vallanzasca alla mostra veneziana.

oggi due film: uno in concorso, film del polacco skolimowsky, essential killing. ha le carte giuste per vincere, questo film:
un talebano, un asso di fiori, ricercato viene arrestato ma fugge e inizia la caccia all'uomo. inseguito e braccato diventa ancora più pericoloso di quanto non lo fosse stato prima.
e con questo film un altro atto d'accusa all'islamismo, alla follia terrorista e alle interpretazioni sbagliate delle religioni -sempre che abbiano una ragione di essere, le religioni.

e poi il film atteso, il film delle polemiche. placido è un grande provocatore, ogni anno porta con se polemiche e i film poi rischiamo di passare in secondo piano.
allora: a me il film è piaciuto, e anche molto. io ho adorato il suo romanzo criminale e anche qua riesce a raccontare una mala degli anni settanta in modo fedele e non eccessivo.
vallanzasca era già un eroe negativo, non aveva bisogno di questo film per diventarlo, le polemiche non le capisco. no.
kim rossi stewart, il romano che parla come il cummenda milanese, è bravo. è una storia vera riportata senza enfatizzare nulla che non lo fosse di già. pochi applausi in sala, applausi tiepidi, quasi ci fosse paura di dire che il film è piaciuto.
ma si sa, placido ha detto cose scomode, oggi.
vallanzasca, gli angeli del male.
da vedere.