Questo è il primo romanzo di McEwan che affronto, benché
possieda in libreria Espiazione e Sabato.
Indubbiamente lo scrittore sa il fatto suo, anche se la sua prosa
almeno qui, non riesce a sorprendermi e a farmi gridare al capolavoro.
Chesil beach lo definirei come un racconto lungo sul genere
romanzo di iniziazione, con personaggi che sembrano
vivere i propri sentimenti in contraddizione con l’epoca,
ovvero i primi anni sessanta.
Tutto è possibile anche al giorno d’oggi, ma mi chiedo
come un giovane che ha venti anni seppure nel ’63,
presentato dallo scrittore come sessualmente nella norma e anche
mentalmente sveglio, non riesca a intuire che qualcosa non quadra
negli atteggiamenti passionali e puramente ormonali della propria
fidanzata, precipitando di fatto in un frettoloso matrimonio.
Le pagine dedicate alla prima notte di nozze sono le migliori,
qui le psicologie dei due ragazzi sono tratteggiate con incisività e
il sesso che sfocia nel tragicomico descritto con mestiere.
In conclusione comunque un buon libro che fa comprendere
la necessità dei rapporti prematrimoniali..