Che quindi sarebbero le sue favole; decisamente le favole non mi piacciono, non mi sono mai piaciute, non le ho mai lette e ne mai le leggerò.
Ho trovato divertente ed istruttivo il libricino di Margherita a cui le favole evidentemente piacciono, non tutte però e non nella stessa misura.
Le piace soprattutto Pinocchio, per la sua umanità e laicità e disprezza la Bibbia per via di quel Dio creatore e giudice dal quale si terrebbe bene volentieri alla larga; le sono abbastanza indifferenti Peter Pan, Pippi Calzelunghe ed Harry Potter e tutto sommato anche l’odissea; e qui cade nella trappola di lasciar prevalere l’Ulisse dantesco piuttosto che quello omerico e interpretare l’odissea come la storia di un viaggio, piuttosto che non quella di un ritorno; come farà poi genialmente Kubrick.
Un discorso speciale riguarda Alice, la cui avventura è assimilata ad un viaggio extracorporeo nello spazio e nel tempo, fino alla creazione delle materia, dell’antimateria, della energia, fino all’inizio del tutto, se mai c'è stato un inizio, se mai c'è stato un tutto, fino al big bang, fino al bosone di Higgs, che altro non sarebbe che il creatore dell’universo; un Dio bosone, che come l’altro Dio non si sa né cosa sia, né se esista; che come l’altro Dio si disinteressa delle sue creature dopo averle create, che come l’altro Dio non si sa da chi sia stato sua volta creato, né quando; ma a differenza dell’altro Dio, quello della religione, il dio della scienza non dà risposte, parte dal presupposto di sapere di non sapere e di cercare di scoprire quello che sarebbe bello sapere e che non si riuscirà mai a sapere;
[Modificato da verdoux47 24/02/2009 09:52]